Basta un tratto di inchiostro per cancellare secoli di storia. Così parrebbe, perché dalle Alpi alle piramidi, dal Manzanarre al Reno, dalla Boldrini al consiglio comunale di Los Angeles dovunque suona forte il trombonismo del politicamente corretto. E sembra ci sia poco da fare. Sono infatti tempi bislacchi quelli come i nostri dove la parvenza di un superficiale revisionismo storiografico, non solo diventa materia per riaffermare nuovi moralismi, ma è pure utile per plasmare e dar alimento alla più improbabile e arida diatriba politica che si nutre del vacuo elevato all’ennesima potenza. Ma che sempre vacuo rimane. Questa volta tocca […]