In questi giorni in cima alle agende di tutte le cancellerie europee dovrebbero esserci due dossier: uno dovrebbe contenere l’emergenza sanitaria legata al coronavirus e le misure economiche per evitare che la pandemia faccia collassare i Paesi maggiormente colpiti, l’altro il ricatto del premier turco Recep Tayyip Erdoğan e la bomba immigrazione al confine greco. Per molti queste sono le cricità prioritarie da risolvere. Per gli ultrà ecologisti, invece, il clima resta ancora il chiodo fisso. Greta Thunberg, per esempio, arrivando alla riunione dei ministri dell’Ambiente dell’Unione europea, chiamati a discutere della legge sul clima presentata ieri dalla Commissione, si è lamentata del fatto […]