Le regole? Valgono solo per gli altri

Sorride Luigi Di Maio. Fa cheese guardando il cellulare e sorride scattando il selfie. Non è da solo. “Una bella serata in compagnia di Andrea Scanzi e tanti altri amici a San Gavino in Sardegna – scrive sui social il ministro degli Esteri – ho avuto il piacere di assistere al suo spettacolo come sempre geniale e diretto, ve lo consiglio. Buona serata a tutti”. Dietro di lui, in mezzo all’allegra combriccola, c’è anche il giornalista del Fatto Quotidiano. Tutti belli assembrati. Senza mascherina, ovviamente. “La legge vale solo per gli altri?”, gli fanno notare. Io non sono certo un […]

  

I banchi vuoti dei giustizialisti

Quando i magistrati si sono mossi per inchiodare Matteo Salvini al caso della Gregoretti, i Cinque Stelle hanno alzato i tacchi e lasciato da solo l’ex alleato leghista davanti al plotone d’esecuzione. Manco fossero stati assenti quando il Viminale (e con i suoi tecnici anche quelli di Palazzo Chigi e di altri ministeri) cercava di risolvere le sorti dei 131 immigrati irregolari che si trovavano sulla nave della Marina Militare. Gli dev’essere sembrata l’azione più efficace (a noi la più vile) per impallinare un nemico scomodo che macina terreno nei sondaggi: farlo sbranare da una sentenza che potrebbe portarlo in carcere per […]

  

Di Maio, servo dell’incoerenza

“L’interesse pubblico prevalente non c’era, fu un’azione personale”. A parlare non sono i magistrati che vogliono incastrare Matteo Salvini con il caso della Gregoretti, la nave militare con 131 immigrati clandestini a bordo a cui il Viminale vietò lo sbarco per quattro giorni, ma il forcaiolo Luigi Di Maio che, in barba a quando aveva difeso l’ex alleato leghista dall’inchiesta (identica) sull’affaire Diciotti, ha fatto sapere che trascinerà i suoi uomini a votare “contro l’interesse pubblico prevalente” e a favore del processo. È l’ultima giravolta di un movimento che, da quando ha deciso di andare a braccetto con il Partito democratico, ha […]

  

Ombre cinesi su Beppe

“Capita spesso che un ambasciatore di un Paese straniero voglia incontrare una personalità italiana e questo è valso anche per Grillo, perché scandalizza questo?”. La finta ingenuità ostentata oggi da Luigi Di Maio ci dice che, quando alziamo un forte sospetto sull’operazione condotta da Beppe Grillo con i cinesi, siamo sulla strada giusta. La scorsa settimana, infatti, il comico genovese, nonché fondatore del Movimento 5 Stelle, ha incontrato l’ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua, ben due volte nel giro di meno di ventiquattr’ore. Non si sa se l’abbia fatto a titolo personale o in rappresentanza del partito che telecomanda a […]

  

Più tasse e più immigrati

Più immigrati, più tasse. E le linee guida del nuovo governo sono presto esaurite. Sin dalle primissime mosse dei giallorossi è, infatti, possibile capire di che morte dovremo morire nei prossimi mesi. Nella speranza che questa drammatica agonia non debba protrarsi troppo a lungo, la discontinuità con la precedente maggioranza a trazione leghista, tanto invocata dai dem, è sin troppo visibile. Certo, sia Nicola Zingaretti sia Luigi Di Maio avevano bisogno di dare un segnale netto al proprio elettorato per far capire, il primo, che il patto col diavolo pentastellato è necessario per cancellare le misure leghiste e, il secondo, che […]

  

Congiura (europea) contro Salvini

C’è una data, il 16 luglio, che va tenuta bene a mente per capire la crisi di governo che ha portato alle dimissioni di Giuseppe Conte da Palazzo Chigi. Certo, a rompere è stato Matteo Salvini facendo presentare dai suoi uomini una mozione di sfiducia contro il presidente del Consiglio, ma il ministro dell’Interno si è di fatto trovato “stritolato” tra congiuranti che stavano già preparando l’inciucio giallorosso. Non stupisce, infatti, che Romano Prodi, massimo supporter italiano di un’Europa anti sovranista, si sia speso in prima persona per un’intesa tra il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico. Il tutto […]

  

I (veri) responsabili della fine del governo Conte

Un anno e rotti. Non è durato tanto l’esperimento gialloverde, nato da una pessima legge elettorale e da un contratto di governo che sin dall’inizio era difficile vedersi realizzato fino alla fine. E così, dopo cinque settimane di duri scontri, il premier Giuseppe Conte ha risposto alla sfiducia presentata dalla Lega dimettendosi. Nel farlo ha addossato tutte le colpe a Matteo Salvini accusandolo di aver “inseguito interessi personali”. Che Salvini abbia sempre tirato dritto, perseguendo gli interessi del proprio elettorato, è fuor di dubbio. In alcuni casi si è anche visto costretto a cedere su temi che ai propri sostenitori […]

  

La parola agli italiani

C’è sempre un momento in cui nulla tiene più. È nelle cose. Era già scritto un anno fa quando Lega e Cinque Stelle hanno giurato insieme davanti a Sergio Mattarella. Al tempo non c’era altra soluzione al matrimonio gialloverde: una pessima legge elettorale (partorita dal Pd) aveva diviso il parlamento in tre grandi blocchi, nessun partito aveva ottenuto la maggioranza assoluta, le vecchie alleanze non erano riuscite a trovare i voti sufficienti a farsi sostenere e tornare alle urne avrebbe replicato la stessa instabilità. Si era quindi tentata un’alchimia impossibile. Oggi quell’alleanza (litigiosa e irascibile sin dalla stesura del contratto […]

  

Le trame dei grillini sulla pelle degli italiani

Lo sbarco “improvviso” della Sea Watch 3, il braccio di ferro sul decreto sicurezza bis, gli stop and go sulla flat tax. Ma soprattutto le trame dietro le quinte. La campagna elettorale per le elezioni europee sta facendo molto male al governo gialloverde. Sul ring sono saliti grillini indiavolati: da mattina a sera pestano senza sosta. E alle botte che danno in chiaro aggiungono colpi bassi assestati di nascosto. E a farne le spese sono sempre e comunque gli italiani. Il caso della Sea Watch è emblematico. La dice lunga sui malesseri di questo esecutivo. Quando la procura di Agrigento […]

  

L’assalto alla Lega

Non appena hanno sentito il frusciare delle carte dell’inchiesta, i grillini si devono essere fregati le mani. Un leghista di peso indagato, per di più per corruzione, è una battaglia troppo ghiotta per i giustizialisti pentastellati. Un’occasione unica per tutti quelli che non vedevano l’ora di poter regolare i conti con Matteo Salvini. Lo stanno facendo, in queste ore, sulla pelle di Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture ma soprattutto uno dei leghisti più impegnati a inserire la flat tax nel Def. Il primo a rompere le righe è stato proprio Luigi Di Maio che, da giorni, non fa nulla per […]

  

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