Ci portano via tutto

È proprio mentre il popolo è in ginocchio che gli anti italiani entrano in azione per fare ancora più male. Nelle ultime ore si è, infatti, delineato il drammatico quadro che ci attende nei prossimi mesi. Prima di annunciare il prolungamento del lockdown fino ai primi di maggio, il premier Giuseppe Conte si è inchinato ai padroni dell’Europa accettando una versione edulcorata (ma pur sempre pericolosa) del Fondo salva Stati e rassegnandosi all’idea di non avere i coronabond. Nel frattempo il Partito democratico se n’è uscito rispolverando la solita rapina del ceto medio: la patrimoniale. Il tutto mentre sui mercati […]

  

Il gatto e la volpe

Ma come poteva Giuseppe Conte credere, anche solo lontanamente, che Emmanuel Macron stesse davvero dalla sua parte? Davvero non gli è mai venuto il dubbio che nella strategia dell’Eliseo non ci fosse la benché minima intenzione di fare sponda con Palazzo Chigi? Eppure è la stessa persona che in più di un’occasione ha dato prova di essere più che propenso a pugnalare alle spalle. Lo ha fatto quando c’era in ballo l’emergenza sbarchi. Ma non solo. Ha tramato in lungo e in largo per estromettere Roma dal tavolo internazionale sulla Libia. E ha pure giocato sporco quando in ballo c’erano […]

  

Il Mes e lo spettro della Troika

Il premier Giuseppe Conte deve proprio tenere al Fondo salva Stati. È da mesi che ci gira attorno. È stato giusto l’estate scorsa che, tenendo all’oscuro mezzo governo (al tempo leghisti e grillini andavano ancora a braccetto), aveva dato il via libera a una riforma che, una volta approvata, renderà il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) ancora più pericoloso per chi ne farà ricorso. A distanza di qualche mese, mentre l’Unione europea viene trascinata in una crisi economica devastante generata dalla pandemia del coronavirus, ecco Conte tornare alla carica proponendo di “liberare” i 410 miliardi di euro del Fondo salva […]

  

Tutti gli errori nella lotta al virus

Ci sono molti eroi. Non conosciamo i loro nomi. Operano, nel silenzio, da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus. Penso ai medici, agli infermieri e, più in generale, a tutti gli operatori sanitari. Molti di loro ora sono positivi a Covid-19. Alcuni sono addirittura morti, passando dall’altra parte della barricata: fino a poche ore prima erano lì a lottare per salvare le vite dei pazienti ricoverati nei loro ospedali; poi, d’improvviso, eccoli gettati nel baratro. L’epidemia è dilagata così velocemente e con una violenza tanto inaspettata da travolgere l’intero sistema come uno tsunami di morte. Di sicuro, a guardare indietro, sono stati […]

  

Il virus della disunione europea

C’era un tempo in cui i “democratici” burocrati europei pontificavano contro la chiusura dei confini. Al loro fianco, in una instancabile battaglia contro i partiti nazionalisti che con il passare degli anni hanno preso sempre più piede, i leader dei vecchi partiti vicini all’establishment. Quante volte abbiamo sentito Angela Merkel pontificare a favore della libera circolazione? Adesso che ad essere minacciate sono le frontiere tedesche la cancelliera ha deciso di alzare un muro con i Paesi che confinano con la Germania. Tutto blindato finché non sarà passata l’emergenza coronavirus. Non è l’unico capo di Stato in Europa ad aver chiuso […]

  

L’inadeguatezza dell’Europa

Quando Mario Draghi lanciò il quantitative easing si mise a iniettare sul mercato 60 miliardi di euro al mese. E, quando si accorse che ancora non bastava, decise di alzare la cifra a 80 miliardi. Grazie a questo intervento, che fu presto ribattezzato “bazooka”, le economie dell’Unione europea riuscirono presto a rialzare la testa da una crisi economica, quella del debito sovrano esplosa dopo la bolla dei subprime negli Stati Uniti, che stava mordendo l’intero sistema con violenza. Oggi la linea della Bce è drammaticamente cambiata. E con Christine Lagarde alla guida sembra più allinearsi alla totale inadeguatezza che gli organi […]

  

Il disco rotto di Greta

In questi giorni in cima alle agende di tutte le cancellerie europee dovrebbero esserci due dossier: uno dovrebbe contenere l’emergenza sanitaria legata al coronavirus e le misure economiche per evitare che la pandemia faccia collassare i Paesi maggiormente colpiti, l’altro il ricatto del premier turco Recep Tayyip Erdoğan e la bomba immigrazione al confine greco. Per molti queste sono le cricità prioritarie da risolvere. Per gli ultrà ecologisti, invece, il clima resta ancora il chiodo fisso. Greta Thunberg, per esempio, arrivando alla riunione dei ministri dell’Ambiente dell’Unione europea, chiamati a discutere della legge sul clima presentata ieri dalla Commissione, si è lamentata del fatto […]

  

Il fallimento totale dell’Europa

Torniamo a chiedercelo ancora una volta: ma a cosa serve un’Unione europea che, a ogni occasione cruciale, non solo non riesce a esprimere una posizione vincente nello scacchiere mondiale, ma addirittura va in corto circuito al proprio interno finendo per rendere ininfluente persino il peso politico di qualsiasi Paese membro? Detto che l’attuale governo italiano è un caso patologico di incapacità strategica e diplomatica, come testimoniano il caso libico e quello iraniano, le cancellerie europee non stanno certo meglio e, negli ultimi dieci anni, hanno dato prova su prova della propria inadeguatezza. La carrellata degli episodi che possiamo qui esporre […]

  

La lunga strada verso la Brexit

Quando nel maggio del 2014 sono arrivato a Londra per lasciarla subito e dirigermi in macchina verso il Cambridgeshire dove, in un teatro di Saint Ives, Nigel Farage avrebbe tenuto l’ultimo comizio di un lungo tour elettorale che lo aveva portato in giro per tutta la Gran Bretagna, le spinte euroscettiche avevano iniziato a farsi sentire sul serio. La maggior parte degli opinionisti radical chic e degli analisti vicini all’establishment cercava invano di far passare questa ondata, che ancora oggi travolge l’Unione europea delle élite, come bieco populismo che dal basso veniva e lì sarebbe rimasto. Eppure chiunque avesse battuto le campagne […]

  

Il doppio gioco di Conte nell’estate delle trame

Facciamo un passo indietro. Un piccolo balzo all’estate scorsa, prima ancora che Matteo Salvini facesse saltare in aria il banco e mandasse a carte quarantotto l’esperienza gialloverde. In quei mesi concitati è successo di tutto, ovviamente non alla luce del sole, ma soltanto adesso si inizia a capire qual è stata la vera posta in gioco e chi ha realmente manovrato contro gli interessi del Paese. “Matteo, non hai dimostrato cultura delle regole”, ha urlato il premier Giuseppe Conte contro l’allora ministro dell’Interno mentre annunciava all’Aula di Palazzo Madama le proprie dimissioni. “Non abbiamo bisogno di uomini con pieni poteri, […]

  

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