La notizia del giorno è che l’attrice Angelina Jolie ha deciso di farsi togliere il seno per prevenire il cancro. Ha ereditato dalla sua mamma il gene alterato BRCA 1 che, nell’87 per cento dei casi, predispone al tumore.

“Quando i miei figli ( tre adottati e tre naturali ) mi chiedevano della nonna, morta a 56 anni e della malattia che l’ha portata via, mi domandavano se la stessa cosa potesse accadere a me – rivela la star al New York Times – ho deciso che loro non dovevano temere di perdere la loro mamma per un cancro al seno”. Il passo successivo è stata la decisione di sottoporsi all’intervento di doppia mastectomia preventiva, lo scorso febbraio.

L’attrice ha deciso di raccontare la sua storia “perchè spera che altre donne possano trarre aiuto dalla sua esperienza. Oggi con un esame del sangue si può sapere se si ha un rischio alto e prendere una decisione. Nel mio caso il rischio è sceso a meno del 5%.

La vita è piena di sfide – ha concluso l’attrice – , le sfide che non ci devono spaventare sono quelle su cui possiamo intervenire e di cui possiamo assumere il controllo”.

Abbiamo già discusso sul blog dell’intervento di mastectomia preventiva. È vero che la predisposizione genetica al cancro non è una certezza di malattia, come è vero il contrario: puoi non avere i geni alterati e neppure familiarità e ammalarti lo stesso, come è successo a me.

“Stia tranquilla, il suo non è tumore, il cancro è genetico e lei non ha neppure familiarità”, ci devo fare i conti ancora con i pezzi della mia storia, ogni tanto qualche lembo mi sfugge, mio malgrado. Si fa largo, vorrebbe diventare importante, respirare con me. Come un mostro. Piano piano ho imparato a riconoscerlo e a riacciuffarlo, senza rabbia. L’ho messo nell’angolo con una prevenzione costruita su misura, esattamente come la grintosa star di Hollywood ha fatto scegliendo l’intervento.

Anch’io, come Angelina e come tutte le mamme davanti al cancro, ho cercato risposte a domande scomode e preso fra le braccia le paure di chi si sta affacciando alla vita.

Per questo apprezzo la scelta di Angelina Jolie, ma ne apprezzerei anche quella opposta.
Il messaggio che trapela e che andrebbe amplificato è: “Care donne che vi scoprite a rischio o malate, non subite nulla. Prendete in mano la vostra vita, siate voi a decidere.

Informatevi e cercate, il labirinto perderà le sue involuzioni. Non sentitevi perse, la volontà può tutto e la luce vi illuminerà. Indignatevi davanti al cancro come fareste davanti a un’ingiustizia, approfondite questo male come un esame da studiare, prendetevi cura della vostra cura, cominciando dai dettagli.

Non accontentatevi, fate domande, cercate risposte.

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