Otto mesi fa la Asl di Ostia-Fiumicino aveva tagliato dalle spese 40mila euro, la cifra della convezione annuale con Ant, l’associazione che assiste a domicilio i malati di cancro terminali.

In ottobre ne avevamo parlato nel blog, cliccate qui. Oggi, finalmente, è arrivata la notizia tanto attesa: l’accordo è stata rinnovato. Grazie a 40mila euro stanziati dalla Regione Lazio ( oltre alle cifre donate dai sostenitori della Fondazione Ant ), i malati del distretto di Ostia potranno beneficiare di un’ assistenza medica gratuita a casa propria.

Cos’era successo nella Asl romana? Dopo 10 anni non era stata più rinnovata la convenzione annuale con Ant, troppe le spese e pure un commissariamento. In risposta alle nostre ripetute telefonate solo frasi di circostanza e lunghe attese del responsabile di turno (sempre impegnato in riunioni fiume).

Ironia ( straziante ) della sorte, in quei giorni, si apprendeva che a Roma i festini dei politici con travestimenti da antichi greci costavano 20mila euro a serata.

“A Roma due party valgono il nostro impegno annuale” scopriva delusa Raffaella Pannuti, presidente Ant e figlia del fondatore, Franco, l’oncologo del Sant’Orsola di Bologna che nel 1978 creò l’associazione. Ed è sempre lei, Raffaella, a darci oggi, dopo otto mesi, la buona notizia.

“Abbiamo firmato una nuova convenzione con il direttore generale della USL Roma/D, Alessandro Cipolla. L’ accordo durerà un anno, la cifra è invariata, 40mila euro. Con questa somma e le offerte dei sostenitori riusciamo ad assistere i malati di cancro avanzato, un centinaio l’anno, 24 ore su 24 con prestazioni equivalenti a quelle ospedaliere, ( nelle abitazioni si alternano medici, infermieri e psicologi) l’obiettivo di Ant è l’Eubiosia – la buona vita, la vita in dignità – sino all’ultimo respiro”.

“Il sostegno psicologico è esteso anche alla famiglia dell’assistito – continua Pannuti – in più ci avvaliamo di volontari per la consegna dei farmaci e dei presidi medici, nonché il trasporto gratuito da e per l’ospedale per eventuali esami non realizzabili a domicilio”.

Raffaella Pannuti ci fa riflettere sulle spese: un assistito Ant per 100 giorni costa 2.156 euro (esclusi i farmaci) . Secondo una recente elaborazione Ageing SocietyAgeing Society – Osservatorio Terza Età su dati del Ministero della Salute, Farmindustria – il costo medio per una giornata di degenza in ospedale è di 780 euro, compresi di farmaci e servizi (il dato è del 2009).

Ecco una scelta politica lungimirante e una “misura economica” che non fa a pugni con la dignità e la sopravvivenza della nostra specie. Perchè chi ci osserva da un altro mondo non creda che l’UOMO è solo quello che, purtroppo, appare.

20130625-203357.jpg

Tag: , , , , , , ,