Sono andati in tivù alla trasmissione di Bruno Vespa e si sono vaccinati davanti alle telecamere. Tutti quanti, ieri sera, dal conduttore Bruno Vespa agli ospiti: il direttore di Aifa, Luca Pani, il commissario dell’Istituto superiore sanità Walter Ricciardi e Giacomo Milillo, segretario della Fimmg (la Federazione italiana che riunisce i medici generici).

Hanno offerto il braccio, si sono lasciati pungere dall’ago e hanno aspettato che il Fluad (il vaccino della Novartis sospettato di aver provocato 19 morti) entrasse nelle loro vene. Per dire agli spettatori che se lo fanno loro, c’è da stare tranquilli. Preso da tanto animo, il direttore di Aifa Luca Pani, ha rifatto una seconda dose di vaccino. Perché aveva già dichiarato davanti alle telecamere di tutti i telegiornali, il 28 novembre, di essersi appena vaccinato, giustappunto con il Fluad della Novartis.

Bugia? E bugia la prima o la seconda volta? E se non sono bugie perché Luca Pani si è esposto a un sovra dosaggio?

Dal numero uno di Aifa – l’ente nato per stabilire i prezzi delle medicine, per trattare con Big Pharma con i soldi dei contribuenti e al posto dei malati, insomma per stare dalla nostra parte – ci saremmo aspettati una spiegazione verosimile. Chessò, quanti e quali controlli si fanno su questi vaccini. Non ci basta sapere che il Fluad venne approvato nel 1997 visto che ogni anno la formulazione cambia.

Invece, siamo stati catapultati al circo. Assordati da rassicurazioni senza dati, circondati da un parterre di testimonial, nulla di più lontano dal mondo reale.

Proviamo ad appoggiare i piedi per terra: 19 morti da vaccino anti influenzale cosa scatenano quaggiù? Per prima cosa il bisogno di una risposta, è un rispetto che si deve ai parenti e alla comunità che si è deciso di tutelare.

In secondo luogo, un mettere le cose al loro vero posto: non esiste un vaccino senza rischi, come non esiste un’operazione senza rischi, come non esiste una vita senza rischi.

Chi è convinto di aver bisogno del vaccino, perché immunodepresso o già provato da malattie respiratorie,  continuerà a farlo soppesando pro e contro (e senza bisogno di show in televisione). Chi è incerto, chi non ci aveva mai pensato prima ma-forse-ha- sentito-che-a-65anni- è meglio-iniziare, ci ragionerà una volta in più.  Un bene, senz’altro. Un modo di trasformare le tragedie di questi giorni in un cammino consapevole.

RIASSUNTO

Aifa ha bloccato due lotti del vaccino Fluad di Novartis.

– 19: sono le morti sospette segnalate ad oggi all’Aifa. Sono anziani che avevano appena fatto il vaccino  Fluad.

– 143301 e 142701: sono i due lotti collegati ai decessi sospetti e bloccati.

– 8: è il numero dei lotti dello stesso vaccino ad oggi collegati ai decessi.

– 3,5 milioni: il numero delle dosi di Fluad distribuite in Italia.

– 1 milione: il numero di dosi che potrebbero essere già state utilizzate in Italia.

– 65 milioni: il numero di dosi del vaccino distribuite nel mondo dall’anno della sua approvazione, il 1997.

– 38: il numero di controlli sul vaccino previsto dalle procedure internazionali di autorizzazione. Di questi, 14 sono svolti sul prodotto finito e 23 sui singoli componenti prima che i singoli lotti siano rilasciati in commercio.

– 6: il numero delle inchieste aperte da diverse procure a seguito delle morti sospette. Si tratta delle procure di Siena, Siracusa, Prato, Chiesti, Parma e Larino. A queste inchieste, si aggiunge anche quella aperta dalla procura di Torino su un altro vaccino antinfluenzale della Novartis, l’Agrippal, a seguito di una segnalazione di evento avverso ma non mortale.

– 8.000: il numero medio di decessi che si verificano ogni anno in Italia percomplicanze cardiovascolari riconducibili all’influenza.

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