Non più sterili dopo le cure

In Lazio è stata inaugurata una Bio-banca per conservare i tessuti ovarici e permettere  alle donne – ma anche alle adolescenti e alle bambine –  di non sacrificare la propria fertilità in cambio delle cure antitumorali. Chemioterapia e radioterapia riducono il numero degli ovociti, quel patrimonio di cellule germinali che ogni donna riceve in dotazione alla nascita e che, a differenza delle altre cellule, non si riproduce nel corso degli anni. Fra le mie conoscenze c’è una giovane donna, Tamara, che quando aveva poco più di trent’anni e non aveva avuto ancora figli, era stata colpita dal tumore al seno. […]

  

I diamanti che arricchiscono la chemioterapia

Ecco due scoperte recenti: i diamanti contro la chemio-resistenza e il bisturi tecnologico capace di riconoscere in tempo reale le cellule maligne. Sembra fantascienza, forse è solo un anticipo di futuro… che noi però salutiamo con la solita prudenza  Gli scienziati della Northwestern University di Evanston (Usa)  avrebbero scoperto che piccolissimi diamanti sintetici (da 2 a 8  nanometri di diametro) funzionerebbero come spugne nel trattenere i farmaci curativi all’interno dell’organismo, 10 volte di più che in loro assenza. Un rilascio lento degli anti-tumorali contrasterebbe l’azione delle cellule neoplastiche aggressive, quelle che riescono a respingere i farmaci prima che abbiano effetto. […]

  

Presto gli ospedali del cancro, come li vogliamo?

E guarirai da tutte le malattie perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te (Franco Battiato) Europa Donna – il movimento di opinione lanciato nel 1993 da Umberto Veronesi che dà voce ai diritti delle donne operate al seno – sta divulgando in questi giorni l’obbiettivo sanitario europeo cui dovrebbero tendere gli ospedali entro il 2016. E cioè, per affrontare il carcinoma alla mammella, in Italia dovrebbero formarsi 30 Unità per il cancro (Breast Unit), ossia centri specializzati che si prendano cura della paziente, dalla diagnosi precoce alla riabilitazione. La presidente del movimento, Rosanna D’Antona, ha precisato […]

  

Chi trova un amico…

Si deve avere un amico invisibile a cui parlare nelle ore silenziose della notte e durante le passeggiate nei parchi (Kahili Gibran) Poi c’è stata la diagnosi di cancro.  E proprio mentre ero nel vortice dello tsunami, fra una chemio e l’altra, ho scoperto la corsa. Qui devo ringraziare un po’ di persone, prima di tutto una grande amica, Sonia, ribattezzata “mia sorella” da mio marito e dalle mie figlie. Lei è stata un regalo del cielo, che ho trovato nel momento più buio,  quando temevo di morire. Oggi so con certezza che senza il cancro non avrei mai incontrato […]

  

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