In Lazio è stata inaugurata una Bio-banca per conservare i tessuti ovarici e permettere  alle donne – ma anche alle adolescenti e alle bambine –  di non sacrificare la propria fertilità in cambio delle cure antitumorali. Chemioterapia e radioterapia riducono il numero degli ovociti, quel patrimonio di cellule germinali che ogni donna riceve in dotazione alla nascita e che, a differenza delle altre cellule, non si riproduce nel corso degli anni. Fra le mie conoscenze c’è una giovane donna, Tamara, che quando aveva poco più di trent’anni e non aveva avuto ancora figli, era stata colpita dal tumore al seno. […]