L’hanno battezzato “onco-Giano” perchè è il primo gene mutante bifronte (dal nome della divinità latina con due facce): presente nelle cellule tumorali, fino ad una certa quantità ne favorisce la diffusione, mentre al di sopra di quella soglia inizia a bloccare la proliferazione del cancro. L’effetto bivalente della mutazione genetica è stato scoperto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna. “Siamo anche riusciti a spiegare il meccanismo biochimico con cui il gene mutato, se abbondante, può arrestare la crescita dei tumori” precisano gli studiosi. Si apre così una strada per nuove terapie in corso di sperimentazione, come riferito dalla rivista […]