Con l’emergenza coronavirus (Sars-CoV-2) i governi stanno dimostrando un’efficace organizzazione. Scattato l’allarme infettivo, la risposta è stata pronta. È cosa buona. È segno di unità. In tempi brevi si sono eretti i cordoni sanitari, si è valutato di chiudere le scuole, le università, i centri sportivi e di fermare alcuni mezzi di trasporto. Le direttive arrivano dall’alto, come si suol dire. Davanti a un’ordinanza del sindaco o del ministero “chi sta sotto” obbedisce. Così, anche quei presidi o quei medici che valutino i provvedimenti eccessivi o inutili, li rispettano. Sono le regole delle comunità. E la misura è dettata dalla prudenza, quella […]