La notizia di ieri è una doccia gelata, di quelle vere. Annullamento delle condanne nel processo Eternit per prescrizione. Non c’è giustizia. Eppure sono state migliaia le vittime dell’amianto, gli operai e alcuni loro familiari, che hanno respirato le polveri bianche nei quattro stabilimenti italiani della multinazionale Eternit dal 1966 al 1986. Morti di cancro (mesotelioma pleurico) a 40 o 50 anni. La Cassazione ha prescritto il reato di disastro ambientale doloso chiesto dalla Procura di Torino per il responsabile, il magnate elvetico Stephan Schmidheiny che, nel 2013, la Corte di Appello condannò a 18 anni di reclusione e a […]