La variante di Maurensig

Quante sono le storie che si possono raccontare su una scacchiera? Due alla sessantaquattresima meno uno, ossia: 18.446.744.073.709.551.615. Sì, il riferimento è più letterario che matematico, ma in fondo è bello pensare che le storie siano come i chicchi di grano di quell’antica leggenda che racconta la sagacia esponenziale dell’inventore del gioco di re, regine, cavalli, torri, alfieri e pedoni. Si chiamava Lahur Sissa o Sessa, certe voci si perdono o tramutano nel passaparola dei secoli. La storia probabilmente la conoscete, spunta spesso quando si parla di scacchi. Qualcuno dice che siamo in India, altri in Cina. C’è chi parla […]

  

La terra promessa è un braccialetto di macramè

La ragazza seduta davanti a te in metropolitana dimostra più o meno venticinque anni. Sta leggendo Canada di Richard Ford. Al polso ha un braccialetto arancione a forma di drago. Ti viene da chiedergli se è originale oppure no. Tu lo guardi, lei alza un attimo gli occhi dal libro, ti guarda, nessuno dei due dice nulla. Alla fine decidi che sembra originale. Ne vedi tanti di quei braccialetti e sai che non hanno ballato una sola estate. Pensi che le idee di successo sono semplici, non facili, ma lineari, non dicono nulla di più del necessario. Macramé, un disegno, cuori, stelle, […]

  

Il comunismo è morto, la burocrazia no

Non si sa mai da che parte stare quando scoppiano le rivoluzioni. Quello che capita a Gyula Fàtray, ungherese, ebreo, sopravvissuto alle persecuzioni naziste, 46 anni, ingegnere piuttosto frustrato con un posto in fabbrica come responsabile della pianificazione, onestamente non proprio un eroe, è di trovarsi quel martedì di settembre del 1956 sdraiato su un letto d’ospedale, appena operato di emorroidi. In quei giorni a Budapest c’era un bel po’ di casino. Gli studenti e gli operai avevano appena conquistato Pest e dalla collina Gellert si bombardava che era una meraviglia. La storia comunque la conoscete. Molti di voi avranno […]

  

Dan Simmons e il futuro in flashback

La data non è scelta a caso, 2032. Arriva esattamente un secolo dopo la Grande Depressione. Non il ’29, ma l’anno più nero, quello in cui la crisi finanziaria è planata da Wall Street sui marciapiedi, con le file di diseredati alle mense di carità, con i treni vagabondi, la disoccupazione come prospettiva di futuro, i romanzi di Steinbeck e Nelson Algren e le canzoni di Woody Guthrie, allora ventenne e con un padre fallito. Dan Simmons nelle cene con gli amici continua a ripetere una battuta presa a prestito da Vonnegut: gli scrittori di fantascienza sono come i canarini […]

  

Se il nuovo uomo Marlboro è uno scrittore

I mega cartelloni di Times Square non sono solo pubblicità, sono un segno della fama. Un tempo lì c’era il tempio consumistico e cancerogeno dell’uomo Marlboro, quest’anno invece appare spavaldo, un pizzetto shakesperiano, un gilet in pelle color carbone, il profilo di Jeffrey Eugenides. Lo scrittore greco-americano cammina circondato da anelli matrimoniali e rende onore al suo ultimo romanzo, non il più bello, ma sicuramente quello che gli ha dato il successo globale, molto più del filosofico e meraviglioso Middlesex. La pubblicità di The Marriage Plot è una statua nel cuore di New York. Un romanzo come simbolo del consumismo, […]

  

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