Ancora lui, sempre lui, come una maledizione, come una carta sporca e folle che torna dal passato, l’ombra che spaventa il senato e la res publica, con il suo bagaglio di fascino, ambiguità, violenza, frustrazione, rancore, con una passione che ti porta fino ai confini del nichilismo, l’uomo che viene dalla restaurazione aristocratica ma seduce le masse e rompe ogni schema, scavallando da questa e da quella parte, l’individuo antisistema che dice al potere: le vostre leggi hanno fatto di me un rinnegato, ma torno sulla scena per il gran ballo del colpo di Stato. «Fino a quando dunque, Catilina, […]