Questa sera la voce del navigatore satellitare ha qualcosa di strano. È tesa e snervante, più del solito. Aldo Scimia è stato piuttosto vago: «Vieni prima che faccia buio, con la penombra. E vedrai tutto, anche quello che non c’è più». L’appuntamento è al crepuscolo. Lei, la voce, da un momento all’altro potrebbe mettersi a urlare: attenzione, è stata registrata una scossa di tre virgola nove di magnitudo. A questo punto tutto è possibile e invece si limita a dire «fra settanta metri girare a destra». Eccola. È laggiù. Quella era Onna. Qui la strada si interrompe, proprio dove c’è […]