Batti e corri e difendi la tua casa

Batti e corri. E difendi la tua casa. I ragazzini di Seattle o di Cleveland o di qualsiasi luogo remoto e sperduto degli States questa idea ce l’hanno nel dna. Il baseball è lo specchio dell’America. È Whitman, Steinbeck, Roth, De Lillo e Robert Redford che scopre la sua mazza di legno Wonderboy e si riprende il destino. È Charlie Brown e il suo mondo di bambini. L’anno scorso si è parlato molto di un romanzo, L’arte di vivere in difesa di Chad Harbach, direttore di quella meravigliosa rivista culturale che è N+1. Il baseball come romanzo della crisi, come […]

  

L’infinita ricerca dell’infinito

L’infinito ci perseguita. Questo concetto ritorna nelle lettere che Don De Lillo e David Foster Wallace si sono scritti a intervalli più o meno regolari nei primi anni di questo secolo. L’interruzione è avvenuta perchè a un certo punto Wallace ha detto basta. Non con De Lillo ma con la vita. Non si sa quasi nulla di questo scambio epistolare. Solo che i due, il patriarca postmoderno ormai settantaciquenne e quel diamante pazzo con la bandana in testa, sentono che il romanzo non può sottrarsi alle stesse sfide delle matematica e della fisica. Non c’è via d’uscita, per due motivi […]

  

Don De Lillo, c’era una volta nel Bronx

Al confine del rumore, proprio all’inizio della strada, c’è l’hotel. Dentro aspetta Don DeLillo. Dicono, ed è vero, che se vuoi ascoltare la voce del secolo americano devi leggere Underworld, o perlomeno Rumore Bianco, Libbra (ricostruzione tra storia e fantasia dell’assassinio di Kennedy, visto dalla parte di Oswald), Americana. È lui, l’ultimo patriarca del grande romanzo americano, anche se ha il cognome abruzzese, se è cresciuto nel Bronx di Jack La Motta, lì dove approdarono gli ultimi emigranti, dove ancora si parla italiano e le facce o i dialetti non hanno il tono da cartolina taroccata di Little Italy né […]

  

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