A Roma ogni tanto ci sono spazi che scompaiono. Si fanno trasparenti, bianchi, vuoti, rarefatti, come se il presente li avvolgesse e li lasciasse sprofondare in un limbo che sa di oblio. Eri convinto che fossero lì e invece, puf, spariti. Sono fuori dalla toponomastica, sono fantasmi con il profilo incerto di certi pomeriggi dove il cielo e l’orizzonte sono più rarefatti. Non solo spazi, edifici, luoghi, ma con loro storie, ricordi, simboli, parole. Ti ritrovi quasi per caso sull’isola Tiberina. E’ istinto. Non solo voglia di correre o passeggiare. Qui c’è qualcosa di magico, che ha a che fare […]