Scusate, ma ci sarebbe anche lui. Lui, quello che ormai quando si parla di diritti viene troppo spesso dimenticato. Quello che spesso manca nella foto di gruppo, perché più invisibile degli invisibili. Quello senza etichette e che non trova spazio nel calendario delle giornate da dedicare. Il povero cane sciolto, magari banale, forse percepito come troppo astratto, ma maledettamente reale, perché è poi per lui che è stata costruita tutta l’architettura sacrosanta dei diritti dell’uomo. E lui è l’io, l’individuo. Senza aggettivi qualificativi, senza generi, senza razza, così universale da superare ogni discussione sul sesso degli angeli, perché il bello […]