Le verità nascoste in un libro che spuntano dopo 12 anni

C’è una storia che mescola servizi segreti, politica e ‘ndrangheta che torna a fare capolino in un’aula di giustizia. E il merito è di Antonino Monteleone e del sottoscritto, che questa storia l’hanno scritta 12 anni fa nel libro Oh mia bella Madu’ndrina che da il titolo a questo blog. Ce lo ricorda la cronaca del processo di Appello Gotha pubblicata sul sito internet il Reggino (che cita il libro ma non gli autori, peccato per lui). Il passaggio a cui si fa riferimento è l’intervista che l’ex enfant prodige reggino di Alleanza nazionale Alberto Sarra, ex consigliere regionale, diede […]

  

La Germania scopre le ‘ndrine (15 anni dopo…)

La Germania ci mette più di 15 anni a capire che la ’ndangheta esiste e fa il bello e il cattivo tempo anche da loro. A Costanza Salvatore G. di origini italiane è stato condannato in via definitiva a tre anni e sei mesi non solo per traffico di droga ma anche per aver sostenuto la ’ndrangheta. come riporta la testata Mdr. È la prima volta – secondo il ministero di Giustizia dei Laender e le procure generali tedesche – che Berlino accerta in una sentenza l’esistenza della potente organizzazione calabrese in Germania, la stessa che il 15 agosto del […]

  

I rottami dell’Antimafia

                    Cosa resta dell’Antimafia? Solo qualche rottame. Guardo le foto della giornata contro le mafie appena trascorsa, leggo i pochi articoli usciti sui giornali e sui siti e non mi sorprendo. La mafia non tira, l’Antimafia nemmeno. Colpa del governo, dice il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, che punta il dito contro la Cartabia e le mancate riforme che a suo dire non scoraggiano i delinquenti. Non il miglior biglietto da visita per chi punta a guidare la Direzione nazionale antimafia, o magari a chiamarsene fuori. Ieri ero al Duomo, […]

  

La Terra dei Fuochi calabrese che avvelena persino la coscienza

È presto per capire se dietro all’inchiesta Mala Pigna si nasconda davvero una Terra dei Fuochi in salsa calabra, ma i presupposti ci sono tutti. Ripeto quello che scrissi ormai sei anni fa senza timore di smentita: se è così sarebbe l’inizio della fine della ‘ndrangheta. Ce lo insegna l’epilogo della camorra, iniziato quando ha avvelenato pezzi della Campania infarcendoli di scorie radioattive e rifiuti tossici. Di fronte a questo sfregio la mafia campana ha perso il rispetto di chi, con il suo silenzio e la sua rassegnazione fatalista tipica del Meridione, ha accettato che la camorra risolvesse i problemi […]

  

Il Supremo, storia del boss che ha insanguinato la mia adolescenza

Una vita al servizio di un padrone, poi la ribellione e la successione. Il sangue degli ex amici sulle mani, la latitanza con la paura fottuta che quelli con cui dividevi anche il pane ti ammazzino. Letture colte e un fiuto per le persone. Segreti da custodire, luoghi inaccessibili come nascondiglio, vita grama e un potere di vita e di morte sterminato. Chi come me non conosceva fino in fondo la storia del boss di ’ndrangheta Pasquale Condello si divorerà il libro Il Supremo – Ascesa e caduta di un comandante del male di Andrea Ian Galli del Corriere della […]

  

La brutta bellezza che salverà Reggio

La morte del re dei videpoker Gioacchino Campolo, una figura paradigmatica della cosiddetta zona grigia della ‘ndrangheta, non può lasciarmi indifferente. Come ho scritto su Prodotto interno sporco, «la sua sala giochi a Reggio Clabria, l’Orchidea rossa tra la via Marina e il Cordon Bleu, per anni è stato il mio rifugio quando ero ragazzo. Che i suoi videopoker fossero truccati era un segreto di Pulcinella. Erano illegali, e lo sapevano tutti, anche gli sbirri che ogni tanto vedevo giocarsi lo stipendio». Ho anche letto la lettera della figlia Adriana, e comprendo ma non giustifico il suo sfogo. Nei giorni […]

  

Quel che resta della verità

Parafrasando Oscar Wilde, la verità non è una e non è semplice. Che cosa sta succedendo in Calabria? Tutto e niente, come al solito. Mentre la Regione Calabria è impegnata a cancellare i vitalizi vergogna da un giorno (tenendosi stretti quelli che costano 600mila euro al mese e che spesso finiscono a politici nei guai con la giustizia), gli strascichi del Palamaragate arrivano in riva allo Stretto e travolgono tutto. Proprio mentre la politica calabrese, di destra e di sinistra, viene bersagliata da scandali e inchieste. E la ‘ndrangheta, come dico spesso, se la ride. Facciamo un po’ di chiarezza. […]

  

Un fucile può riscrivere la storia dei rapporti mafia-ndrangheta

Mafia, ’ndrangheta, trattative con lo Stato e servizi segreti. Tutto ruota e si salda attorno all’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, il sostituto procuratore generale in Cassazione che il 9 agosto 1991 era la pubblica accusa nell’ambito del primo maxi processo contro Cosa Nostra. Il magistrato venne ucciso nella sua auto alla periferia di campo Calabro, il suo paese, da due colpi d’arma da fuoco. Fu l’ennesimo delitto eccellente della guerra di ’ndrangheta che aveva insanguinato Reggio Calabria dal 1986 con una media di 100 morti all’anno. La sua morte, voluta dalla mafia ed eseguita dalla ’ndangheta sancì la pax mafiosa […]

  

Mafia e ‘ndrangheta, pupi e pupari Così la verità annega tra le bugie

Pupi e pupari, segreti e rivelazioni, misteri e non ricordo. Al processo sulla presunta trattativa Stato-mafia – come ricorda il Fatto quotidiano – è andato in scena un altro capitolo della commedia chiamata ‘ndrangheta. Che tutto vuole e tutto sa, quando conviene. A tentare di incantare i giudici di Caltanissetta che indagano sulla morte di Giovanni Falcone (l’esplosivo sarebbe arrivato dalla nave Laura C, il supermarket dell’esplosivo in mano alla ‘ndrangheta, come ho già scritto) e Paolo Borsellino c’era il collaboratore Nino Lo Giudice, detto “il Nano”, che ha già fatto tanti casini gettando fango su molti magistrati, e che […]

  

L’Emila rossa invasa e la ‘ndrangheta che ride del sisma

Sul sito IlDispaccio del bravissimo collega Claudio Cordova si dà conto della sentenza del gup Francesca Zavaglia che nel rito abbreviato – scelto da una parte degli indagati –  mette una pietra ferma nell’indagine AEmilia sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella regione rossa per eccellenza, di cui avevamo già parlato diverse volte. Nell 1390 pagine della sentenza del processo concluso ad aprile (58 condanne, 17 patteggiamenti, 12 assoluzioni e un proscioglimento per prescrizione) si parla espressamente di «rottura degli argini» da parte della criminalità calabrese in Emilia. In realtà l’argine avrebbe dovuto metterlo la società civile, il tessuto sociale e produttivo […]

  

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