I rottami dell’Antimafia

                    Cosa resta dell’Antimafia? Solo qualche rottame. Guardo le foto della giornata contro le mafie appena trascorsa, leggo i pochi articoli usciti sui giornali e sui siti e non mi sorprendo. La mafia non tira, l’Antimafia nemmeno. Colpa del governo, dice il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, che punta il dito contro la Cartabia e le mancate riforme che a suo dire non scoraggiano i delinquenti. Non il miglior biglietto da visita per chi punta a guidare la Direzione nazionale antimafia, o magari a chiamarsene fuori. Ieri ero al Duomo, […]

  

La vera ‘ndrangheta e quei «quattro storti» che ci credono ancora

È stata una settimana horribilis per la ’ndrangheta. Altri 100 arresti tra la provincia di Cosenza e la Liguria, con le famiglie «in trasferta» che facevano affari sulle opere pubbliche grazie a una coop con interessi in settori diversissimi come movimento terra, import-export di prodotti alimentari, sale giochi e piattaforme di scommesse online, lavorazione dei marmi, autotrasporti e rifiuti speciali, produzione e commercializzazione di lampade a led. Due parlamentari come Antonio Caridi di Gal e Pino Galati di Ala considerati al servizio delle famiglie di ’ndrangheta anche a causa di un paio di intercettazioni telefoniche che non lasciano spazio a […]

  

E il boss novantenne torna in cella all’ergastolo

Può un boss di 88 anni tornare all’ergastolo per l’omicidio di un brigadiere dei carabinieri commesso 25 anni fa? Bisognerebbe chiederlo a Francesco Barbaro detto Cicciu u castanu, storico capo di una delle famiglie storiche della ‘ndrangheta protagonista della faida di Castellace contro i Mammoliti. Cicciu u castanu – che di anni di galera se ne è fatti già un bel po’ per una vecchia condanna a 25 anni per sequestro di persona è anche considerato l’ideatore del sequestro Sgarella) – è vittima di un combinato disposto e non può beneficiare dell’istituto del cumulo giuridico. Quindi anziché 30 anni dovrà scontare l’ergastolo. […]

  

Per stanare la ‘ndrangheta basta seguire i soldi

Follow the money, segui i soldi. E così  il comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha scoperto un giro di trafficanti di cocaina composto da colletti bianchi, manager, funzionari di banca e diplomatici. Il meccanismo era semplice: fiumi di denaro ricavato in pochimesi dallo spaccio di cocacina sulla piazza romana arrivata via mare in container destinati ai porti di Gioia Tauro, della Germania, del Belgio e dell’Olanda finiva a Lugano (gli inquirenti hanno rintracciato 1,4 milioni di euro) grazie alla complicità di alcuni diplomatici congolesi, passava dalle mani di narcotrafficanti’ndranghetisti a quelle di un manager incaricato di trasformare […]

  

Le mire leghiste su Platì fanno arrossire il Pd calabrese

C’è anche tanta ‘ndrangheta (e non poteva andare diversamente) nel secondo filone di Mafia Capitale (a proposito: cosa aspettano a sciogliere il Comune di Roma? Mah) che ha portato a 44 arresti. Si parla di Gianni Alemanno, che secondo le indagini si sarebbe rivolto a Salvatore Buzzi, capo della coop «29 Giugno», dominus dell’organizzazione insieme all’ex Nar Massimo Carminati, per avere qualche voto alle Europee del 2014. Si sa che Buzzi avrebbe richiesto a Giovanni Campenì del clan Mancuso di Limbadi qualche voto. Ha ragione l’ex sindaco di Roma a dire che – al netto della richiesta alla ‘ndrangheta fatta […]

  

Infiltrati, ‘ndranghetisti e processi che si sgretolano

La notizia del sequestro di 91 chili di cocaina purissima nel porto di Gioia Tauro fa riflettere. Il carico era nascosto dentro alcuni borsoni nascosti in un container che trasportava mandorle e proveniva dalla California ed è stata rintracciata grazie a una serie di incroci documentali e il controllo attraverso un sofisticato scanner. La cifra che fa pensare è il controvalore della vendita al dettaglio dell’oro bianco, tanto per restare al titolo del libro di Nicola Gratteri in libreria in questi giorni: 20 milioni di euro, spicciolo più, spicciolo meno. Parliamo di una montagna di contante, pronto a rientrare nel […]

  

Di mamma (e di ‘ndrangheta) ce n’è una sola

Stragi (e servizi segreti), famiglie e faide, grandi opere e appalti, cocaina. In fondo la storia della ‘ndrangheta si regge su questi quattro pilastri. Non è un caso se la Dia di Roma abbia sequestrato beni per circa 6 milioni di euro ad Alfredo Bizzoni, imprenditore romano coinvolto secondo gli inquirenti in compiti di supporto logistico nella preparazione delle stragi mafiose del 1993 e condannato per aver reperito e consegnato armi e munizionamento ad Antonio Scarano, pluripregiudicato romano di origine calabrese, poi divenuto collaboratore di giustizia e condannato a 18 anni come responsabile (in concorso con altre persone) degli attentati […]

  

Omicidi di ‘ndrangheta, falsi mandanti e pallottole di carta

Chi ha ucciso Carmine Novella? C’è un nuovo retroscena che riapre il capitolo chiave dell’inchiesta Infinito. Lo avevo già scritto lo scorso 12 gennaio qui, quando è spuntato l’ennesimo mandante dell’omicidio del boss scissionista che secondo i pm di Milano sarebbe stato ucciso perché voleva separarsi dalla casa madre su ordine della cupola calabrese. Che in realtà non esiste, almeno non nelle dinamiche ipotizzate dagli inquirenti e smentite persino da Nicola Gratteri, una su tutte l’idea di un unico capo come Domenico Oppedisano. Sarà.  «Compare Nunzio è stato licenziato», dicevano intercettati due ‘ndranghetisti qualche giorno prima che lo ammazzassero. E […]

  

Quanta puzza di bruciato

Oggi volevo parlare della splendida puntata di ieri sera di Presa diretta, dove si è parlato (soprattutto) della difficoltà dello Stato a far fruttare i beni sequestrati alla mafia. Anche perché (è solo una coincidenza?) la scorsa notte un incendio è divampato all’interno del Caffè de Paris di via Veneto a Roma. Pochi danni, per fortuna, ma al peggio non c’è fine. La struttura simbolo della Dolce vita romana era finita al centro di un’inchiesta su riciclaggio di denaro di cosche della ’ndrangheta calabrese (era in mano alla famiglia Alvaro) ed è da allora sotto amministrazione giudiziaria. Come vanno le […]

  

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