L’Emila rossa invasa e la ‘ndrangheta che ride del sisma

Sul sito IlDispaccio del bravissimo collega Claudio Cordova si dà conto della sentenza del gup Francesca Zavaglia che nel rito abbreviato – scelto da una parte degli indagati –  mette una pietra ferma nell’indagine AEmilia sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella regione rossa per eccellenza, di cui avevamo già parlato diverse volte. Nell 1390 pagine della sentenza del processo concluso ad aprile (58 condanne, 17 patteggiamenti, 12 assoluzioni e un proscioglimento per prescrizione) si parla espressamente di «rottura degli argini» da parte della criminalità calabrese in Emilia. In realtà l’argine avrebbe dovuto metterlo la società civile, il tessuto sociale e produttivo […]

  

La vera ‘ndrangheta e quei «quattro storti» che ci credono ancora

È stata una settimana horribilis per la ’ndrangheta. Altri 100 arresti tra la provincia di Cosenza e la Liguria, con le famiglie «in trasferta» che facevano affari sulle opere pubbliche grazie a una coop con interessi in settori diversissimi come movimento terra, import-export di prodotti alimentari, sale giochi e piattaforme di scommesse online, lavorazione dei marmi, autotrasporti e rifiuti speciali, produzione e commercializzazione di lampade a led. Due parlamentari come Antonio Caridi di Gal e Pino Galati di Ala considerati al servizio delle famiglie di ’ndrangheta anche a causa di un paio di intercettazioni telefoniche che non lasciano spazio a […]

  

Brescello affonda per ‘ndrangheta, da don Camillo a don Francesco

Da Don Camillo a Don Francesco. Dopo Rende anche Brescello affonda per le inflitrazioni della ‘ndrangheta. Ma qui non siamo in Calabria, siamo nell’AEmilia rossa ritratta a tinte fosche nell’omonima inchiesta che, nel silenzio quasi generale, ha messo alla sbarra il sistema di potere che ruota intorno alle gunte rosse e alle coop. La decisione del Consiglio dei ministri che ha azzerato il Comune di Don Camillo e Peppone è un campanello d’allarme per il Pd, il governo e soprattutto per il ministro dei Trasporti ed ex sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio per i suoi rapporti – ancora tutti […]

  

Il rapporto degli 007 che imbarazza Delrio

Nell’affaire che ruota intorno al presunto dossier fotografico per ricattare il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, «colpevole» di essersi fatto fotografare assieme ad alcuni ’ndranghetisti che spadroneggiano a Reggio Emilia, città che Delrio ha guidato prima di lasciarla al suo braccio destro Luca Vecchi, spunta un dossier compilato dai servizi segreti che rischia di travolgere l’attuale giunta reggiana. Maria Sergio, moglie dell’allora vicesindaco Vecchi e dirigente sino al 2014 del settore urbanistico del comune di Reggio Emilia, sarebbe al centro da una decina d’anni di una serie di indagini relative a un traffico d’informazioni «sul cambiamento di destinazione d’uso di […]

  

Il Marchese Delrio e la ‘ndrangheta dei grulli

«Io in commissione Antimafia? La richiesta M5S è molto bizzarra, si cerca di far dimenticare il caso Quarto». La risposta ai giornalisti alla Marchese del Grillo («Io so’ io e voi nun siete un ca…») è di quel galantuomo di Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ed ex sindaco di Reggio Emilia. La città che amministrava qualche anno fa è alla sbarra nel processo AEmilia, che sta mettendo a nudo i rapporti tra ‘ndrangheta calabrese  (quella di Cutro, legata alla famiglia Grande Aracri) e il Partito democratico. Da un esponente di un partito che si riempie la bocca […]

  

Il cancro ‘ndrangheta e l’aspirina di Stato

Volere è potere. «Quando mi chiedono se lo Stato può vincere sulle mafie la mia risposta è sì. Se lo vuole», dice il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. La domanda è: lo vuole veramente? La risposta si legge nei fatti di ‘ndrangheta degli ultimi giorni. A Guidonia, nel Lazio, si scopre che la cosca dei Giorgi di San Luca spacciava grazie alle direttive che il boss Giovanni impartiva dal carcere attraverso dei pizzini, senza controllo. Uno degli indagati diceva spesso «La razza mia pari n’davi, supa nun n’davi» («La mia razza, la mia famiglia ne ha altre di pari importanza, […]

  

Il Ponte sullo Stretto e la stretta sulla ‘ndrangheta

Confesso: sono un fan del Ponte sullo Stretto. La mossa del premier Matteo Renzi di dire che «si farà» assomiglia più a una scimmiottatura delle promesse dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ma tant’è. La ‘ndrangheta non può e non deve essere un’alibi per non farlo. E se non si fa le penali sono pari al costo del Ponte, quindi tanto vale farlo. A chi dice che così si fa un favore alla ‘ndrangheta rispondo con questa intervista all’ex capo della Dia di Reggio Calabria Francesco Falbo di qualche anno fa: «Noi siamo pronti, e anche loro lo sono. Per le […]

  

E l’assessore pro Tav di Marino finì nei guai per ndrangheta

Il sindaco di Roma Ignazio Marino è una calamita per i guai. Anzi, una calamità. Chiunque si avvicini a lui viene travolto. Oggi tocca all’esponente Pd Stefano Esposito, il piemontese convinto pro Tav  che ha deciso di sacrificarsi e di fare l’assessore ai Trasporti del disgraziato gabinetto democrat. Esposito è stato chiamato in causa durante il processo San Michele sulle infiltrazioni delle cosche calabresi in Piemonte da un imprenditore valsusino, tale FerdinandoLazzaro, che è imputato nel processo. In aula Lazzaro ha detto che nel 2012, quando l’inchiesta non era ancora partita ma i cantieri dell’Alta velocità Torino-Lione erano sotto scacco […]

  

Se il 41bis serve a salvare la vita di Provenzano

Qual è il rapporto tra mafia e corruzione? Facile. L’una crea le condizioni per l’altra. Se un dirigente pubblico è corrotto sarà più facile per un mafioso convincerlo – con le buone più che con le cattive – a mettersi a disposizione dei clan. E spesso il potere mafioso, al netto della sua capacità intimidatoria e delle ramificazioni che nelle aule di tribunale ne consentono un identikit a prova di sentenza, si muove in contesti corruttivi. D’altronde, trattare con i boss o con un imprenditore spregiudicato non è affatto diverso. Eppure c’è chi come l’assessore alla Legalità e Trasparenza Alfonso […]

  

L’icona antimafia si salva dall’Arena del processo

Carolina Girasole è innocente, in nome della legge. È questa è una buona e una cattiva notizia al tempo stesso. È una buona notizia per l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, che è riuscita a dimostrare la sua estraneità alle infamanti accuse di ‘ndrangheta e di vicinanza alla famigerata cosca Arena che avevano colpito lei e il marito. È una cattiva notizia per la già martioriata giustizia italiana, che ci ha messo anni per dimostrare una tesi evidentemente indimostrabile. Lo dice la stessa Girasole, a caldo: «È la giusta sentenza per un processo che non si doveva proprio celebrare. Il […]

  

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