Le ricette per la crescita dell’Italia

Al Salone del Risparmio che organizzato da Assogestioni a Milano dall’11 al 13 aprile ho avuto modo di presentare una ricerca svolta presso 3.000 italiani di età compresa tra i 18 e i 74 anni riguardante vati temi collegati al mondo del risparmio e degli investimenti. Uno dei capitoli più interessanti, secondo me, è stato quello in cui si è approfondito il tema della crescita del paese. Gli italiani hanno la sensazione che essa non sia affatto partita (solo l’11% la sente, un 20% ne percepisce un avvio nei prossimi mesi, ma la maggioranza assoluta, ovvero il 55%, ne postpone […]

  

Pena di morte dopo la Brexit

Tra il serio e il faceto un sondaggio condotto da YouGov in UK svela i desideri del popolo inglese, dopo la storica scelta della Brexit. I dati parlano chiaramente: al primo posto tra i “passi indietro”, ovvero nel passato, c’è la pena di morte abolita nel 1973 (36% che raggiunge il 53% tra coloro che hanno votato il “leave” al referendum). Nelle posizioni seguenti si trovano delle altre “interessanti” controriforme: il passaporto blu (quello pre UE), che in effetti sembra prendere sempre più corpo come ipotesi, il rifiuto del sistema metrico decimale per tornare a pesature fatte alla vecchia maniera. […]

  

exit poll: 99% non li vogliono mai più vedere

Uno Tsunami si abbatte sul mondo degli Istituti di Ricerca che hanno previsto la vittoria del fronte del Remain in GB, “scongiurando” fino a ridosso della diffusione delle prime proiezioni e poi dei risultati finali l’esito pro Brexit. Per settimane sono stati diffusi sondaggi che hanno prevalentemente previsto una vittoria risicata della permanenza nella Ue, ed ad una rilettura a posteriori, sembrano essere stati vittime di un abbaglio statistico collettivo o di dichiarazioni mendaci dei rispondenti o di incapacità degli strumenti di rilevazione di discernere esattamente quello che stava per accadere. Abbiamo già commentato alcune delle alchimie che vengono utilizzate […]

  

Brexit: i sondaggi malati

Sempre più spesso, negli ultimi decenni, i sondaggi elettorali o referendari sono diventati uno grimaldello per influenzare gli elettori più che uno strumento di misura che aiuta a comprendere. Putroppo o per fortuna è così. E avendo lavorato a lungo nel settore conosco tutto il disagio che avvolge i colleghi che sono alle prese con questo tipo di realtà: vengono tirati per la giacca (per usare un eufemismo) e spesso travisati a tutto vantaggio di un titolo, di uno scoop, di una novità inattesa. Vediamo un ottimo esempio di quel che può accadere anche all’estero e non solo in Italia… […]

  

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