Italiani, smettete di lamentarvi del vostro male!

L’Italia dovrebbe essere la prima potenza turistico-economica del mondo. La campagna elettorale sta finendo e non c’è un cane di politico che abbia detto, su questo, una sola sputata parola. Tutti a parlare di immigrati, flat tax, disoccupazione, povertà, fascismo e antifascismo (temi più o meno seri), e nessuno a parlare di cosa ci rende impareggiabilmente unici nel pianeta. Come se alle Maldive parlassero di dentifrici e lavatrici e non del mare e delle spiagge. Come se tu fossi una figa come Belen e tu non puntassi sulla tua bellezza ma sulla tua voce che è del tutto normale, pensando […]

  

Lajatico, dove l’arte crea ricchezza

È sempre un fatto di gravitazione. Un luogo è vivo quando è gravitante, cioè quando sa gravitare attorno a sé i desideri, le aspirazioni, le sfide, i talenti che in altri luoghi si spengono o vengono respinti. Perché in un piccolissimo comune di poco più di mille anime, dal nome Lajatico, vicino Pisa, ci stanno gravitando da dieci anni artisti, registi, divi di Hollywood, filosofi, storici dell’arte, eccellenti fotografi, urbanisti, ministri e il via vai delle televisioni nazionali e internazionali? Ci sono tantissimi borghi in Italia eppure, proprio lì, in quel piccolo fazzoletto di terra, stanno gravitando e hanno preso […]

  

Togliere le chiese ai preti

Stanotte ho sognato di togliere tutte le chiese ai preti. Non era male come sogno. Loro erano contenti matti. Gioivano di avere in carico non una grande chiesa storica affrescata, ma uno scantinato pulito, con quattro cinque sedie, un crocifisso alla parete bianco garage e il calice e le ostie posati sopra un modestissimo tavolo da Ikea. Li inebriava il cristianesimo delle origini, il cristianesimo ridivenuto povertà iniziale, la parola del Nazareno scevra dalla storia, dalle incombenze della storia. Li inebriava avere a che fare con la viva sorgente della loro fede senza doversi occupare di affreschi, pale d’altare, legni […]

  

Sgarbi ministro, sennò io

Spero che Vittorio Sgarbi diventi il prossimo Ministro dei Beni Culturali, così avrà la forza di dettare al Governo un’agenda sulla cultura. Se non ci riuscirà Sgarbi, ci riuscirò io, nei prossimi anni. Gli altri critici d’arte non sembrano interessati ad affondare le mani nella melma della politica per cercare di fare l’unica cosa utile all’Italia: mettere arte e bellezza, in maniera competente e credibile, al centro di un programma governativo. È anche vero che sono amaramente ottimista: quanto più si spegne l’Italia tanto più saranno l’arte e la bellezza ad imporsi come l’unico volano della salvezza, perché verranno meno […]

  

Le Università chiamino gli artisti

Le Università chiamino i migliori artisti ad affrescare le loro nuove Aule Magne, così come La Sapienza di Roma chiamò Mario Sironi nel 1935 e lui realizzò quell’esteso capolavoro che è uno dei vertici dell’arte di Stato della prima metà del Novecento e che è stato brutalmente censurato nel dopoguerra. I Comuni, le Province, le Regioni, i Ministeri, tranne rarissime eccezioni, sono troppo bloccati da logiche di clientelaggio, di asservimento politico, da campagne elettorali permanenti, per essere attenti a coinvolgere gli artisti più capaci, più talentuosi, nel lavorare agli spazi pubblici cittadini. Molti assessori alla cultura sono totalmente incapaci di […]

  

I politici non tocchino il Museo Egizio

Una buffonata mettere i biglietti gratis ai musei a seconda se sei arabo, cinese, brasiliano o leccese. Lo abbiamo scritto e detto chiaramente. I musei non sono luoghi dove fissare a giorni alterni le bandierine delle nazioni o delle religioni: oggi facilitazioni per i russi, domani per gli australiani, poi per i cristiani, poi per i buddisti, poi per gli atei e i panteisti. Sciocchezze. In un museo ciascuno di noi entra con tutte le sue differenze per riscontrare tutte le sue affinità. Ma mai i politici possono sentirsi in potere di cacciare il direttore del Museo Egizio di Torino […]

  

La Certosa dell’eternità

Esiste un solo posto al mondo dove le balene stanno tra i boschi, e non è a Londra o New York. Esiste un solo posto al mondo dove i dinosauri urlano la loro preistoria in mezzo ad affreschi settecenteschi e volte e arcate certosine, e non è a Milano o Parigi o Vienna. Esiste questo posto, dove i pesci tropicali nuotano specchiandosi nei riflessi dei chiostri, delle colonne, dei capitelli, dove la tigre, l’orso bianco e uno sconosciutissimo microinsetto delle foreste amazzoniche ti guardano fissamente nel silenzio muto della loro ancestrale lontananza. Esiste questo posto e non è una scenografia […]

  

I morti sono puliti

Il decoro e la pulizia non possono disgiungersi dalla bellezza. Senza bellezza la pulizia è una pulizia da ospedale. In sala operatoria, o all’obitorio, tutto è pulito, ma è un decoro anestetizzato, cloroformizzato, asfittico: appunto mortifero, catacombale. È il decoro della morte, la pulizia della morte. Quando decoro e pulizia si uniscono alla bellezza, smettono di essere una condizione di igiene, e diventano una condizione dell’anima. Una cattedrale non ti colpisce per quanto è pulita, ma per il desiderio di eterno che quelle navate, quelle arcate, quegli altari sanno testimoniare. La pulizia ne è una conseguenza, una cura. Tanto è […]

  

Scritto in arte -
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Giovani, avete rotto! Smettete di lamentarvi

Non voglio più sentire una sola persona, di giovane età, che appena mi vede, prima ancora di salutarmi, mi rovescia addosso le sue difficoltà a trovare lavoro, impiego, collaborazioni retribuite, strade sicure. Perché il problema di questa persona non è ciò che ha attorno, ma è lei stessa. Le sue mani, la sua mente. La sciatteria, la trasandataggine, il pressappochismo, la pigrizia. Ho fatto lavorare 10 giovani. 1 è bravo. 9 sono sciatti, pigri, disattenti, e si lamentano. Si lamentano sempre. E se gli fai notare che hanno fatto una cazzata, se la prendono pure. Perché dovrei premiarli? Perché dovrei […]

  

L’abbazia che non deve morire

La Repubblica, cioè anzitutto i cittadini, le loro aggregazioni, le loro associazioni, le loro fondazioni, i loro desideri, non lo Stato, non le Regioni, non i Comuni, sono chiamati a salvare il patrimonio dei territori, dice l’articolo 9 della Costituzione. Tra i Costituenti, nel 1947, con Aldo Moro e Concetto Marchesi in prima fila, c’era chi voleva che fosse lo Stato ad occuparsi del patrimonio storico artistico. La lungimiranza dei Costituenti, sospinti in questo da Emilio Lussu, fu capire la miopia della posizione di Moro e Marchesi: e infatti, alla fine, rivendicarono con orgoglio che debba essere la Repubblica, cioè […]

  

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