Sputeranno su nostra madre

Calpesteranno nostra madre, le sputeranno addosso, in faccia, sulla bocca. Lo faranno senza reticenze, in branco, accerchiandola come i lupi fanno con la preda. La prenderanno per le braccia, strattonandola da una parte e dall’altra, come i carnivori fanno con la carne sbranata, le strapperanno i vestiti, le tireranno i capelli, le slabbreranno il reggiseno, sputandole, sputandole dappertutto. Capiterà tutto questo, a breve, se di fronte all’ennesimo sfregio (ennesimo, ennesimo, ennesimo), se di fronte ai vandali che hanno ieri brutalizzato la tomba del Beato Angelico nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma, ne siamo indifferenti, come siamo stati […]

  

Il nostro lavoro è inutile

In fondo il mio lavoro è inutile. Il nostro lavoro è inutile. Sono anni che su RaiUno, su Panorama, sul Giornale, ho scritto, denunciato, dimostrato lo stato di patente criminalità che alberga attorno ai templi di Portuno ed Ercole Vincitore a Roma, vicino al Teatro Marcello, presso cui sono stato anche aggredito da spacciatori infami, come documentato in un mio reportage sul settimanale mondadoriano, così come in molti altri siti archeologici e artistici italiani che versano in pesantissima incuria. Risultato? Niente. Assolutamente niente. Pura indifferenza delle istituzioni, del Comune e del Ministero dei Beni culturali che dovrebbero tutelare la salute […]

  

Musei luna park

Ma vi rendete conto che, nei musei e nelle gallerie, le opere d’arte sono sempre più irrilevanti, mentre viene reso sempre più eccitante, stimolante, il contesto attorno, come se le opere d’arte fossero dei complementi di arredo e non l’essenza e la finalità del museo stesso, l’essenza e la finalità dell’esposizione stessa? Luci, faretti, proiezioni, pareti cromaticamente eccitanti, musiche di sottofondo, pannelli luminosi, specchi, tutto è mirato a drogare il contesto, a renderlo un luogo iperstimolante. Va benissimo ma, in questo modo, protagonista non è l’opera d’arte, ma l’effetto scenico, ambientale, lo sfondo teatrale. In questo modo l’eccitamento ti viene […]

  

I politici parlano, gli artisti generano cosmo

I politici parlano, parlano, parlano. Gli artisti creano, generano cosmo, energia gravitazionale, produttiva, una produzione inquieta, smaniosa, e più creano, più smaniano, e più smaniano, più sondano l’insondabile, l’invisibile agli occhi, l’inconsueto, a tratti l’inaudito. Mentre i politici complottano, tatticizzano, speculano, gli artisti hanno un solo verbo che è loro madre: partorire. E sotto questo verbo, perlustrano le ragioni più lontane della nostra ovvietà, o l’ovvietà stessa, prendendola per il ciuffo di chi vuole profanarla, violentarla, o accudirla. Abbiate pietà dei politici e tessete lodi su lodi agli artisti, giacché passano gli anni, i decenni, e delle parole gonfie dei […]

  

Il collezionista di Prato

Mi disse: “so che fai un’asta di beneficenza per salvare un bambino gravemente malato. Vieni qui. Ho preparato una cosa per te”. Lo avevo conosciuto per le sue mostre in giro per l’Europa (l’ultima quella su Hermann Nitsch alla Fondazione Opera Santa Rita di Prato), ma di persona lo avevo incontrato sì o no un paio di volte. Andai così da lui, al Macrolotto 2, zona industriale di Prato. Appena entrai nel suo grande magazzino, fatto di scaffali, binari e corsie pieni di opere d’arte, disegni, sculture, pitture, dossier, mi portò accanto ad un tavolo e mi fece vedere una cartella. “Aprila”, […]

  

Monumentum

Se cancelliamo il campo di concentramento di Auschwitz, la memoria di Auschwitz scompare? Oppure, se manteniamo integro il campo di concentramento di Auschwitz, la memoria di Auschwitz è garantita? La memoria ha bisogno di oggetti e luoghi tangibili per continuare a ricordarsi, oppure può sopravvivere anche nella più completa cancellazione della realtà tangibile? È il mistero del monumento, necessario e sommamente inutile al tempo stesso. Monumentum: questa parola ‘abisso’ che, da sempre, sacralizza una memoria, ma al contempo non la assicura; innalza il nome di un imperatore, di un filosofo, di una battaglia, di militi caduti, di una strage, ma […]

  

Maledetti falsari

L’hanno beccato, secondo le accuse, a falsificare e certificare opere dell’artista Dadamaino, vendendole ovviamente per vere. Lui è un noto critico d’arte. La magistratura farà la sua parte nel capire responsabilità e innocenze, ma la domanda è: un critico che vive della sacralità intangibile dell’opera d’arte, non si sente un verme sputato dell’universo quando, consapevolmente, esercita l’azione più vigliacca che il suo mestiere consente, ovvero falsificare la storia dell’arte, inventare una storia dell’arte che non c’è, far uscire dalla mano morta dell’artista opere che l’artista mai ha prodotto o pensato e certificarle come vere? Se tu vandalizzi un’opera d’arte, ne […]

  

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