Xanax ad ogni telegiornale

Due dosi abbondanti di Xanax, tranquillante utilizzato in pastiglie da mettere sotto la lingua per acquietare gli stati ansiogeni e turbolenti, è quello che mi serve dopo ogni telegiornale a cena. O prendo il trapano elettrico, infilo la presa, lo impugno a dovere e mi soddisfo a crivellare con sana soddisfazione il monitor illuminato oppure, avendo le tasche vuote, mi ridimensiono nella foga animale e trangugio due dosi con un bel bicchiere di acqua di monte (quella che la notte ti sveglia a vescica piena). Perché non è possibile, non è più possibile che i partiti pensino ancora come avrebbe […]

  

Siamo irrilevanti e ne siamo consapevoli

Le aste internazionali ci umiliano. Tu sputi sangue per raccolte fondi miserissime per restaurare un’abbazia benedettina martoriata dalle infiltrazioni e dai crolli che distruggono gli affreschi, sputi sangue per avere centesimi di centesimi di euro da questa o quella fondazione bancaria, dal Ministero dei Beni culturali in sede vacante permanente, dal Comune nullafacente, dalla Provincia inesistente, dalla Regione superaccomandata, e niente, dopo aver raggiunto cifre che, al massimo, possono far restaurare un ostensorio, un calice o un reliquiario di quell’abbazia imperdibile, apri internet e vedi l’ennesima asta internazionale dove per una singola opera d’arte vengono spesi milioni e milioni e […]

  

Il confort è l’essenza dei centri storici

Puoi riempire i centri storici di musei e non avere un turista in più. Perché ciò che distingue un centro storico da un centro, non è lo storico, ma la godibilità dello storico, quel particolarissimo contesto di gradevolezza, cura, dettagli, stimoli, tale da richiamare gente al suo godimento. Il centro storico non è un concetto che riguarda la storia, bensì il desiderio e il godimento. Una necropoli è lessicalmente un luogo di storia, ma non è un centro storico. Le rovine archeologiche di Ostia Antica sono vaste ettari su ettari, ma non sono centro storico. Questo è il punto: come […]

  

L’oltraggio consacra l’arte

Ha colpito molto l’insospettabile vandalo che viene ripreso dalle telecamere mentre entra in una galleria d’arte di Aspen, in Colorado, tira fuori un trincetto e sfregia con veloce e impassibile fermezza un dipinto dell’artista americano Christopher Wool del valore di 3 milioni di dollari. Quell’insospettabile vandalo era il figlio del proprietario dell’opera d’arte. Che cosa ci dice questo fatto? I problemi familiari sono fatti loro, le cause, le motivazioni sono fatti loro. A noi interessa quel taglio, quell’offesa. Poteva bruciargli la macchina, la casa. Invece è andato lì e ha colpito con due tagli l’opera d’arte. Che cosa ci dice […]

  

Artisti, ma siete candelabri?

Artisti, ma siete candelabri? Ho l’impressione di sì. Vi state tramutando in candelabri. Siete così attenti ai faretti, ai giochi di luce, all’illuminazione valorizzante delle vostre opere durante le mostre, siete così attenti all’appariscenza attorno alle vostre opere rispetto alle vostre stesse opere che ho l’impressione che siate a vostro pieno agio a tramutarvi in suppellettili, soprammobili, argenteria, tutte cosine luccicanti da luccicare, da lustrare, tutte cosine carine, da sistemare ammodino, tutti innamorati persi come un adolescente in calore delle nuove figure dei curatori, dei cosiddetti registi, che vi creano ambiente, anzi, ambient, fashion, con installazioni di luci cromatiche, proiezioni […]

  

Le rovine degli uomini

Andate dove dirupa l’umana gloria. La sua resistenza al cedimento, al definitivo crollo, la pietra che da spigolata architettura torna a farsi, pian piano, rocciame indistinto tra i rovi, è quanto di più bello e straziante possiate vedere. Andate dove cede, masso su masso, l’eremo mirabile di Mirteto ad Asciano; andate a Monterano dove il genio di Lorenzo Bernini stilizzò la chiesa di San Bonaventura che ora i rami e la terra si stanno riprendendo; andate tra le alture di Noli, dove la piccola chiesa tozza con il campanile fraterno non si abbandona alle forze soverchianti del bosco; andate ad […]

  

Il web vi divora, artisti!

Artisti, arriverete ad odiarmi, ma lo ripeto ugualmente: non falsificate le vostre opere! Walter Benjamin, nel cuore del secolo passato, in quel suo noto capolavoro di lucidissima profezia, chiarì che il grande limite (e potenzialità) del Novecento era la cancellazione del concetto di unicità di opera d’arte data dall’illimitata moltiplicazione delle sue svariate e fedelissime riproduzioni, che non erano i calchi o le rielaborazioni già presenti nella classicità, ma erano appunto le esatte duplicazioni degli originali garantite dalla tecnica moderna. Il nostro tempo, che ha già metabolizzato il multiplo perfetto che si affianca all’originale (depotenziandolo nell’unicità, potenziandolo nel valore), si […]

  

L’Italia delle meraviglie (sconosciute)

Se fossimo francesi, questo fazzoletto di terra di cui vado ora parlando, sarebbe pubblicizzato come i quasi 300 mirabili castelli e palazzi monumentali che si assiepano, da Amboise a Chenonceau, lungo il corso del fiume Loira; se fossimo tedeschi, reclamizzeremmo questo sconosciuto fazzoletto di terra con la stessa battente promozione con cui si divulga l’isola dei musei nel cuore di Berlino (il sito tradotto in 7 lingue, i nostri Uffizi solo in 2 lingue); se fossimo americani, vi avremmo già gravitato interessi economici, produttivi e cinematografici di prima grandezza (il museo della Pizza con opere d’arte, proiezioni video, esperienze culinarie […]

  

Sacro è il lavoro

Sacro è il lavoro, tutto il lavoro, l’energia votata al sua produttiva utilità, le mani, la mente, i muscoli, la schiena mossi al loro divino irreprensibile scopo, ovvero generare, partorire creazione, originare il possibile da ciò che non è stato ancora concepito, il nuovo dall’usato, il vergine dall’avvezzo, il bambino che, su di un foglio, schizza un mostro che la sua mente non ha mai visto, il musicista che inventa una tensione di note non ancora espresse, la madre che carezza il figlio malato, il soldato agonizzante, la prostituta occupata sul sedile della macchina a dar piacere ad un vecchio, […]

  

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