Virilità allo specchio

Artisti, Facebook è lo specchio della vostra patologia fallica. Apro i vostri profili e ci sono solo le vostre opere, i vostri dipinti, le vostre sculture, i vostri premi, le vostre mostre. Sempre e solo voi. Incessantemente voi. Il mondo non esiste. Esistete solo voi. Come una continua esaltazione del proprio sesso eretto, perennemente esaltato e lodato nella sua ancestrale prestanza. Inizia la guerra in Siria, e voi mostrate il vostro fallo. Autobombe dilaniano l’Egitto, e voi esibite quanto la natura vi ha donato tra le vostre mani e le vostre gambe. Crollano le domus a Pompei e voi celebrate […]

  

L’abbazia rinata nella voce di un poeta

Fanno convegni, accordi bilaterali, trilaterali, sul turismo, sui flussi dei visitatori, sulle flessioni degli arrivi e delle partenze, pensando che da quelle lunghe tavole rotonde assiepate di dati, statistiche, introiti e spese, arrivi la ricetta salvifica per dar vita alla vita della bellezza italiana, ma poi ad incendiare un’abbazia fiorentina, nell’anno del suo millesimo anno, salendo le scalinate che, da Piazzale Michelangelo, portano al riposo tombale dei mortali e ad una delle basiliche più soggioganti della cristianità, è stato un poeta, le sue parole nude, il suo canto nudo, in mezzo all’ampia navata centrale. Tantissime persone richiamate, mille, mille cinquecento, […]

  

Scheletri e cessi in una chiesa: a chi giova?

In fondo siamo tutti figli di Duchamp. Un cesso è un cesso, ma se lo metti in un museo, quel cesso smette di essere un cesso e diventa un problema, un corto circuito di senso. Lo fece Duchamp nel 1917 e un secolo dopo siamo ancora tutti, pienamente, inesorabilmente, suoi fragili epigoni se pensiamo alle migliaia di esposizioni, installazioni e performance in luoghi monumentali e storici dove la prima domanda dell’artista o del curatore è: come mi posso far notare? Come posso far diventare notizia, clamore, interesse, desiderio, il mio gesto in un luogo che ha vissuto secoli e secoli […]

  

Togliere le chiese ai preti

Stanotte ho sognato di togliere tutte le chiese ai preti. Non era male come sogno. Loro erano contenti matti. Gioivano di avere in carico non una grande chiesa storica affrescata, ma uno scantinato pulito, con quattro cinque sedie, un crocifisso alla parete bianco garage e il calice e le ostie posati sopra un modestissimo tavolo da Ikea. Li inebriava il cristianesimo delle origini, il cristianesimo ridivenuto povertà iniziale, la parola del Nazareno scevra dalla storia, dalle incombenze della storia. Li inebriava avere a che fare con la viva sorgente della loro fede senza doversi occupare di affreschi, pale d’altare, legni […]

  

Don Giussani, l’educatore che ci manca

“La vera educazione deve essere un’educazione alla critica. Fino a dieci anni, il bambino può ripetere ancora: l’ha detto la maestra, la mamma. Ma ad un certo punto deve diventare problema quello che gli hanno detto. Se non diventa problema, non diventerà mai maturo e lo si abbandonerà irrazionalmente o lo si terrà irrazionalmente. Il ragazzo deve prendere questo passato e queste ragioni (che gli vengono insegnate), mettersele davanti agli occhi, paragonarle con il proprio cuore e dire: è vero, non è vero, dubito. E così, con l’aiuto di una compagnia (senza questa compagnia l’uomo è troppo alla mercé delle […]

  

La chiesa che cambiò la storia

Hoc opus quod cernis Biduinus docte peregit. Quando lo scultore Biduino incise questa frase nell’architrave centrale della chiesa di San Casciano, vicino Pisa, non stava cambiando soltanto la storia dell’arte, ma la storia del pensiero. Lì, in modo silenziosissimo, senza nessun squillo di tromba, senza nessun imperatore o pontefice che glorificasse il momento, nacque la modernità, intorno al 1180. E non fu tanto un cambiamento di architettura, di stile, di scultura. Fu un cambiamento di visione. Quella chiesa testimonia, da quasi un millennio, un passaggio fondamentale, quanto finora non studiato, nel concetto di persona. La persona come la intendiamo oggi, […]

  

Lucifero

Tutti gli artisti che incontro vogliono generare una Nuova Arte. Tutti i preti che incontro parlano di dover creare una Nuova Fratellanza Universale. Tutti i politici che incontro parlano di voler costruire un Nuovo Mondo. Questa però è la mia regola: valuta un contadino dall’orto che produce, non da come te ne parla. Valuta un artista dalle opere che fa, non dal discorso che ci fa sopra. Valuta un prete dalla carità che compie, non dalle sue prediche. Valuta un politico dalle sue militanze, più che dalle sue parole. Dall’inizio del mondo, le intenzioni sono sempre state stupende. Anche stupende […]

  

Squali in cattedrale

Quando vedremo un’opera di Cattelan, magari il noto Papa Wojtyla colpito da un meteorite, o un’opera di Damien Hirst, magari lo Squalo in formaldeide, ospitata dentro al Duomo di Milano, con tanto di celebrazione ufficiale del vescovo? Se le chiese monumentali smettono di essere un luogo di preghiera e di avvicinamento al Cristianesimo e diventano un fondale per esposizioni di arte contemporanea, come sta sempre più spesso accadendo (siamo partiti dagli edifici di culto sconsacrati, per poi giungere a quelli officianti) lo Squalo di Hirst arriverà presto tra le navate di un duomo. Le chiese storiche si stanno trasformando in […]

  

Morte in ospedale

I familiari sono arrivati alla spicciolata, prima i figli, poi i nipoti. Il vecchio, sul letto d’ospedale di Pisa, reparto Nefrologia, naso affilato, occhi incavati, bocca spalancata, stava morendo. La macchina cardiometrica, accanto al guanciale, che rilevava la frequenza del cuore, emetteva un suono scomposto nel ritmo. Ogni tanto uno di loro usciva, per chiudere gli occhi in pianto, poi rientrava, come se non volesse perdere gli ultimi battiti di vita del padre, del nonno. Ero nella stanza davanti. Seguivo tutto. Avevo pianto davanti alla Peste a Lucca, la grandissima tela del pittore Lorenzo Viani, in cui cadaveri di bambini […]

  

La malattia che non si può curare

Notte in ospedale, reparto di Nefrologia, Cisanello (Pisa), giorni di Natale. Camminando tra le stanze delle degenze, i corridoi, le stanze delle infermiere, le sala d’aspetto, i bagni, non vi ho visto appeso alle pareti un solo crocifisso. Che tristezza guardare per ore e ore, davanti a me, pareti bianche, asettiche, anestetizzate, prive di qualunque segno di riconoscimento comune. Mi sono sentito più solo senza simboli di vicinanza a cui confessare i miei pensieri, i miei dolori. Che calore – anche per un ateaccio come me – aver potuto vedere, durante la lunga notte, il corpo gracile e perduto di […]

  

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