Monumentum

Se cancelliamo il campo di concentramento di Auschwitz, la memoria di Auschwitz scompare? Oppure, se manteniamo integro il campo di concentramento di Auschwitz, la memoria di Auschwitz è garantita? La memoria ha bisogno di oggetti e luoghi tangibili per continuare a ricordarsi, oppure può sopravvivere anche nella più completa cancellazione della realtà tangibile? È il mistero del monumento, necessario e sommamente inutile al tempo stesso. Monumentum: questa parola ‘abisso’ che, da sempre, sacralizza una memoria, ma al contempo non la assicura; innalza il nome di un imperatore, di un filosofo, di una battaglia, di militi caduti, di una strage, ma […]

  

Morte in ospedale

I familiari sono arrivati alla spicciolata, prima i figli, poi i nipoti. Il vecchio, sul letto d’ospedale di Pisa, reparto Nefrologia, naso affilato, occhi incavati, bocca spalancata, stava morendo. La macchina cardiometrica, accanto al guanciale, che rilevava la frequenza del cuore, emetteva un suono scomposto nel ritmo. Ogni tanto uno di loro usciva, per chiudere gli occhi in pianto, poi rientrava, come se non volesse perdere gli ultimi battiti di vita del padre, del nonno. Ero nella stanza davanti. Seguivo tutto. Avevo pianto davanti alla Peste a Lucca, la grandissima tela del pittore Lorenzo Viani, in cui cadaveri di bambini […]

  

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