Può l’orrore essere madre di un germoglio? Schiudere in tutta la slavina della sua disumanità un piccolo sussulto di inaspettata vita? Esserci una devastazione così tremenda, così apocalittica, da essere in grado di incubare, dentro se stessa, un rigoglio di semi, linfe, pollini, petali e pistilli? Può la morte partorire la vita? Penso a questo, dopo che sotto le macerie inumane del paese di Accumoli, sepolto dal terremoto, durante i lavori di smaltimento delle rovine delle case distrutte, sono emerse cripte di civiltà precedenti, ancora tutte da studiare e scavare. La forza della vita, nella morte della vita, stava covando […]