Ogni volta che passo da La Spezia, ho un posto fisso dove fermarmi. Non la cattedrale di Cristo Re, il cui costruttore, di fronte al Cristianesimo in piena crisi di vocazione e di visione, pensò bene che, per attrarre i fedeli, non bisognasse creare una grande bellezza, ma un grande supermercato, e prova certa ne è la sfilata di negozi nel porticato di accesso alla chiesa. Non il duomo, dunque, vado a vedere ogni volta tocco La Spezia, e neanche la neonata rivisitazione di Piazza Verdi firmata Daniel Buren, che mi ha fatto litigare due volte con Vittorio Sgarbi. Mi […]