In fondo siamo tutti figli di Duchamp. Un cesso è un cesso, ma se lo metti in un museo, quel cesso smette di essere un cesso e diventa un problema, un corto circuito di senso. Lo fece Duchamp nel 1917 e un secolo dopo siamo ancora tutti, pienamente, inesorabilmente, suoi fragili epigoni se pensiamo alle migliaia di esposizioni, installazioni e performance in luoghi monumentali e storici dove la prima domanda dell’artista o del curatore è: come mi posso far notare? Come posso far diventare notizia, clamore, interesse, desiderio, il mio gesto in un luogo che ha vissuto secoli e secoli […]