Stanotte ho sognato di togliere tutte le chiese ai preti. Non era male come sogno. Loro erano contenti matti. Gioivano di avere in carico non una grande chiesa storica affrescata, ma uno scantinato pulito, con quattro cinque sedie, un crocifisso alla parete bianco garage e il calice e le ostie posati sopra un modestissimo tavolo da Ikea. Li inebriava il cristianesimo delle origini, il cristianesimo ridivenuto povertà iniziale, la parola del Nazareno scevra dalla storia, dalle incombenze della storia. Li inebriava avere a che fare con la viva sorgente della loro fede senza doversi occupare di affreschi, pale d’altare, legni […]