Le Università chiamino i migliori artisti ad affrescare le loro nuove Aule Magne, così come La Sapienza di Roma chiamò Mario Sironi nel 1935 e lui realizzò quell’esteso capolavoro che è uno dei vertici dell’arte di Stato della prima metà del Novecento e che è stato brutalmente censurato nel dopoguerra. I Comuni, le Province, le Regioni, i Ministeri, tranne rarissime eccezioni, sono troppo bloccati da logiche di clientelaggio, di asservimento politico, da campagne elettorali permanenti, per essere attenti a coinvolgere gli artisti più capaci, più talentuosi, nel lavorare agli spazi pubblici cittadini. Molti assessori alla cultura sono totalmente incapaci di […]