Pisciando in un campo, la pipì si infiltra lentamente tra l’erba, scivola tra filo e filo, radice e radice, inumidisce a pozza la terra circostante e dopo poco penetra dentro. Entro pochi minuti rimane solo un debolissimo alone più scuro sul verde manto, che sparisce dopo poco. Io non so spiegar meglio la storia di quotidiane razzie dei sepolcreti della Tuscia, tra Grosseto, Viterbo, Civitavecchia e Roma. I tombaroli, i saccheggiatori lavorano tutti i giorni (come lo so? Basta seguire il fiorentissimo mercato online di antichità e manufatti archeologici). Indisturbati svolgono un lavoro minuzioso, criminale, maledetto. Esiste da decenni, da […]