Lei pende e tutto attorno, fin dove gestisce la fabbriceria della cattedrale, chiamata Opera della Primaziale Pisana, è ovunque pulito, ordinato, ben organizzato per accogliere e indirizzare la fiumana quotidiana dei turisti. Ma proprio a ridosso della Torre pendente di Pisa, non appena si lascia questo spazio tutelato a gioiello, la criminalità è la vera incontrastata padrona di strade, vie, piazzette e parcheggi. Flotte di ragazze nomadi rubano indisturbate, di giorno, i portafogli dei passanti. Spacciatori collaudati stazionano in capannoni dismessi per smerciare eroina, pasticche ed erba che si sente la puzza da trenta metri. Senegalesi e marocchini che gestiscono […]