A quello gli cascano. A quell’altro gli gonfiano. A quello laggiù gli dondolano. Quello davanti c’ha l’ascesso. Quell’altro la carie. Quell’altro la paradontite. Quell’altro ancora deve fare le otturazioni, le viti, i soppalchi, le arcate. Ho smesso di chiamare artisti, critici d’arte, intellettuali, filosofi e parenti perché la prima mezz’ora passa a parlare dei loro incontri dal dentista, tra piorrea, dentiere, gengive, molari e incisivi. Io voglio parlare di Van Gogh, Picasso, Winckelmann, Hannah Arendt, Lord Elgin, Vivant Denon, e loro invece mi parlano di spazzolamenti, gengiviti, palati, anestesie, antidolorifici e impacchi di ghiaccio. È una guerra impari, finora perduta. […]