“Chiedo scusa perché sarei fascista a mia insaputa”. 

Chiedo scusa perché vorrei una Italia più sicura per la gente comune, perché vorrei che la criminalità fosse ridotta allo zero con pene efficaci e realmente deterrenti del crimine.

Allora sono fascista, per taluni.

Chiedo scusa perché vorrei che l’immigrazione fosse centellinata proporzionalmente a ciò che possiamo fare per queste persone, dopo i primi soccorsi ed aiuti ; perché vorrei che l’Italia non fosse come la cenerentola d’Europa, lasciata sola a gestire una emergenza umanitaria immane.

Quindi sono fascista, per taluni.

Chiedo scusa perché vorrei che chi fosse condannato per delitti efferati e riconosciuto colpevole dei propri misfatti, non se ne uscisse dalle patrie galere dopo pochi anni, per buona condotta ed a suon di corsi di origami.

Allora sono fascista, per taluni.

Chiedo scusa perché mi è orripilante il pensiero di una qualsiasi  maternità surrogate da uteri in affitto, avallati dal mercimonio di corpi femminili trattati alla stregua di animali da riproduzione.

Allora sono fascista per taluni.

Chiedo scusa per la mia idea di società italiana, che non collima con l’inversione di tendenza che sputa sulla bandiera, sull’identità nazionale.

Al mondo bisognerebbe  essere aperti ma senza dimenticare che le nostre origini e le nostre tradizioni sono parimenti importanti, da preservare. 

Allora sono fascista per taluni.

Chiedo scusa perché le mie idee sono queste, giudicate da taluni:  reazionarie, vetuste, ammuffite.

Però mi rendo conto che  a qualcuno faccia  ancora immensamente comodo parlare di antifascismo, è evidente, anche se si tratta solo di “buon senso”,  quindi glielo lascio fare.

Paola OrricoBandiera-Italiana-500x385

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