Chi sono davvero i razzisti? In questi giorni Magdi Cristiano Allam, intellettuale e giornalista tra i più liberi in Italia, nonché caro amico di chi scrive, è stato nominato cittadino onorario dal comune di Cascina, centro abitato di 45mila persone in provincia di Pisa. A volerlo insignire di tale carica sono stati l’assessore alla cultura, Luca Nannipieri, ed il sindaco, Susanna Ceccardi. Quello di cui stiamo parlando è il primo comune toscano ad essere governato dalla Lega Nord. “Fino a qui tutto bene; il problema non è la caduta, è l’atterraggio”, così recitava il monologo più famoso della pellicola L’odio (La Haine) film diretto e scritto, nel 1995, da Mathieu Kassovitz. L’atterraggio è rappresentato dai sedicenti appartenenti allo schieramento locale del Pd, la Cascina Democratica, che vuole ergersi ad unico detentore del potere di gestione del pensiero in città. Dai loro canali social alzano il pugno sinistro al cielo: “Restiamo convinti che l’assegnazione della cittadinanza ad Allam sia un gesto sbagliato e ci pare opportuno far conoscere la nostra opinione ai cittadini”, poi continuano “si prefigura il ritorno alla difesa del feudo, in maniera sempre più bellicosa”. Vogliono avere la prima e l’ultima parola, vogliono ergersi a liberatori delle coscienze quando sono i primi a promuovere leggi e discorsi liberticidi. La loro intenzione è quella di tappare la bocca a chi dice no, a chi si solleva contro una società corrotta e che frana insieme ai suoi valori. 
Anche il Psi, ma sono ancora vivi?, non ha perso tempo e ha cercato pubblicità attraverso la figura, stoica in questo caso, di Magdi. “Il Psi di Cascina non può né approvare né sottacere ad un’operazione di arruolamento forzato di Oriana Fallaci. E’ oggettivamente fuorviante associarla a culture e ad opinioni politiche, mai condivise e da cui è stata lontana tutta la vita, come si sta tentando di fare con l’iniziativa promossa presso il teatro Politeama”. Stiamo parlando di Cassandre, riferendoci a Magdi e alla Fallaci, capaci di vedere il futuro, analizzarlo, studiarlo e predirlo. Personalità che non hanno paura a caricare la loro anima, tra cultura e volontà di non cedere, per colpire il male di questi tempi. La disoccupazione ci sta mettendo in ginocchio, l’immigrazione ci sta rubando la nostra identità sacra e la politica sta spegnendo ogni sogno rivolto verso l’avvenire ed il problema è un’onorificenza? VERGOGNATEVI.
I democratici, e chi altrimenti?, hanno definito il saggista “un personaggio che soffia sul fuoco del fondamentalismo”, ma non è finita qui perché viene descritto, dagli adepti renziani, come un uomo “che divide e nasconde dietro l’espressione scontro di civiltà l’idea di nuova guerra santa”. Ho dovuto rileggere certe dichiarazioni, almeno due volte, per sincerarmi che fossero vere. Come può un uomo che per 56 anni è stato musulmano, che ha raggiunto l’Italia partendo dall’Egitto, dove è nato, con un visto per lo studio in tasca essere un seminatore d’odio. Un intellettuale che ha abbracciato il Cristianesimo e che combatte ogni giorno il fondamentalismo islamico capace, solamente, di inorridire l’intero globo. Persona dotta, istruita e volenterosa la cui unica colpa è quella di dire la verità, nient’altro che la verità. “Dare del seminatore di intolleranza a me è estremamente grave. Sottintende il fatto che ho un pregiudizio nei confronti degli immigrati o dei musulmani che corrisponde ad un reato perché parliamo di razzismo. Ricordo loro che io sono stato un immigrato vero in Italia. Mi rappresentano come un terrorista ma io sono una vittima del terrorismo e di quelli che seminano intolleranza: da 14 anni vivo sotto scorta”, questo ha dichiarato, lo scrittore, sulle colonne de Il Giornale. 
Eppure i veterocomunisti pisani, tanto ligi a parlare di morale, però incapaci nella loro dottrina politica di averne una, dovrebbero sapere che il comune di Cascina, nel 1998, ha consegnato la cittadinanza a Silvia Baraldini. Quest’ultima ha scontato 23 anni di galera, per associazione eversiva, tra gli Stati Uniti d’America e l’Italia. Vicina al movimento Black Panther Party è finita in manette per concorso in evasione, associazione sovversiva (nel curriculum figurano anche due tentate rapine) ed ingiuria al tribunale. Resto disgustato da questo tipo di proteste e dichiarazioni puramente ideologiche, capaci di mostrare solo l’ignoranza di chi critica per partito preso senza analizzare i contenuti. In questo caso parliamo di una persona che conosce, a memoria, il Corano e che da quando si è convertito è stato dichiarato un uomo morto dall’Islam, proprio per via della sua conversione. Ma a quanto pare i difensori di questa religione, che promuove l’odio, bramano per diventare i primi complici del fondamentalismo religioso se le nostre città si trasformeranno nella Parigi della sera del 13 novembre. Del resto ognuno si sceglie i propri modelli di civiltà, il mio l’ho scelto ed è un esempio di disciplina e di lotta per ognuno di noi: MAGDI CRISTIANO ALLAM. www.ilgiornale.it
Tag: , , , , ,