Finalmente il Taser, un’arma che immobilizza attraverso l’emanazione di una scossa arriva in Italia dopo che negli altri stati sono anni che è già in dotazione alle forze dell’ordine. Direi meglio tardi che mai! Da qualche giorno in Italia è iniziata la sperimentazione delle pistole elettriche conosciute come “taser”: le città coinvolte sono intanto Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia, mentre in una seconda fase si andrà a regime in tutta Italia. La procedura coinvolge poliziotti e carabinieri e serve a evitare che le forze dell’ordine debbano ricorrere alla colluttazione. La circolare per dare inizio alla fase sperimentale è stata firmata dal capo della direzione anticrimine il prefetto Vittorio Rizzi, lo scorso 20 marzo. Prima che il taser venga diffuso su tutto il territorio nazionale, le forze dell’ordine dovranno essere sottoposte a una specifica formazione. Il taser è un’arma non letale: utilizza l’elettricità una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente per paralizzare i movimenti facendo contrarre i muscoli di chi viene colpito. È stato inventato alla fine degli anni Sessanta, ma i modelli che permettono l’immobilizzazione totale di una persona sono stati progettati a partire dalla fine degli anni novanta. L’ipotesi di utilizzare il taser era stata valutata già nel 2014 quando, era stato approvato un emendamento dentro al decreto legge sulla sicurezza negli stadi per avviarne la sperimentazione da parte dei reparti mobili. Soltanto negli ultimi mesi si è arrivati a una soluzione condivisa con i sindacati del settore, che ritengono che la pistola elettrica possa ridurre gli interventi corpo a corpo. A inizio gennaio si è anche scelto il modello da usare. Il taser in dotazione sarà «l’X2 con scarica elettrica ad intensità regolare con durata controllata di 5 secondi; sistema di mira con doppio puntatore laser, uno per ogni dardo; possibilità di colpire il bersaglio fino a 7 metri di distanza; colpo di riserva, quindi se si dovesse mancare il bersaglio sarà possibile sparare nuovamente senza dover per forza caricare il taser manualmente». Inoltre «ogni operatore avrà sulla propria divisa una particolare telecamera a colori ad alta definizione dotata anche di visione notturna che si accende automaticamente non appena viene tolta la sicura dell’arma, così da controllarne l’operato». Per la legislazione italiana il taser è un’arma propria, ma non da fuoco: può essere venduta a persone con porto d’armi, ma non può essere prodotta in Italia, per importarla serve un’apposita licenza, non può essere portata in giro per nessun motivo. Per ora non è chiaro quante pistole elettriche saranno acquistate per la fase sperimentale in Italia, né da chi. Non sono nemmeno chiare le linee guida che dovranno seguire gli agenti che riceveranno in dotazione questo nuovo tipo di arma. Ma una cosa è certa con il Taser viene data alle forze dell’ordine l’opportunità di essere più sicure durante lo svolgimento del loro lavoro. Possono difendersi dalle aggressioni con una semplice, comoda ma molto efficace pistola elettrica. Sono felice che si stia andando nella direzione di investire sulla tecnologia e dotare le nostre forze dell’ordine di mezzi che possano agevolare il loro lavoro facendoli sempre operare in sicurezza. Questi sono i provvedimenti che noi cittadini onesti vorremmo sempre vedere. Provvedimenti che mettano in condizioni le forze dell’ordine di difenderci meglio dai delinquenti e di difendersi meglio mentre svolgono il loro lavoro, non di certo provvedimenti come il reato di tortura che la sinistra ha introdotto nel nostro ordinamento per colpire e impaurire limitando di fatto per timore di incorrere in un brutto processo l’operato delle forze dell’ordine. Cose da pazzi! Oggi grazie alla sinistra hanno più diritti i criminali che le persone per bene e i servitori dello stato che tutti i giorni rischiano la loro vita per difendere la nostra. www.AndreaPAsiniTrezzanoSulNaviglio.com www.IlGiornale.it

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