Adesso serve che lo Stato faccia lo Stato! Ma purtroppo ci troviamo di fronte a uno Stato disarticolato da delle folli imposizioni dell’Unione Europea. Ci troviamo con una sanità pubblica fatta a pezzi da venti anni di tagli grazie ai governi di sinistra nazionali e regionali non ultima la Regione Lazio a guida Zingaretti . Abbiamo una nazione che si tiene in piedi soltanto grazie all’eroismo delle persone in prima linea e alla capacità del popolo italiano di saper reagire di fronte alle emergenze. Giorno dopo giorno ci rendiamo sempre più conto che gli ingranaggi di questa Europa così come hanno funzionato fino ad oggi non servono più a nulla se non a ritardare ed azzerare la crescita del nostro Paese. Non chiediamo come giustamente ha fatto il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che l’Unione Europea ci aiuti ma quantomeno che non ci ostacoli. Nel bel mezzo di questo disastro mondiale, difronte ad una pandemia che sta terrorizzando il mondo intero mi auguro ad esempio che a nessuno neo palazzi europei del potere venga in mente proprio in questi giorni, fruttando proprio questo disastro mondiale di approvare il Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Oggi purtroppo è sotto gli occhi di tutti che l’Unione Europea è un carrozzone che non serve quasi a nulla, anzi sembra che abbia purtroppo uno scopo ben preciso: mettere il nostro popolo in ginocchio. Il Mes in questo momento così particolare andrebbe assolutamente scongiurato e c’è qualcuno invece nei palazzi che contano in Europa che pensa invece di approvarlo. Oggi se l’Europa fosse un ente serio e se realmente avesse a cuore il benessere dei Paesi membri dovrebbe immediatamente dare il via libera affinché tutti i Paese possano nel più breve tempo possibile investire più soldi possibili per sostenere l’economia e le famiglie in difficoltà da questa crisi del CoronaVirus e da quella ancora più dura che arriverà finita l’emergenza sanitaria. Oggi servono risposte chiare e concrete da parte del Governo italiano è da parte della UE. Le aziende non possono sentirsi dire che le tasse possono essere rimandate. Le tasse devono essere rimandate ma non a tre mesi ma minimo un anno. Gli italiani non devono pagare più nessun balzello per almeno un anno. È urgente stoppare i mutui anch’essi per minimo un anno. Ai lavoratori autonomi va detto che quello stipendio che non stanno percependo verrà garantito fino a quando non potranno ritornare a fatturare.

Una volta finita questa tragica emergenza, nulla sarà più come prima, e noi dovremo impegnarci affinché tutto cambi in meglio per il nostro Paese. Oggi credo sia sotto gli occhi di tutti che l’Oriente ci ha superato, in tutto. E domani, con il contagio degli altri paesi, vedremo se l’Europa purtroppo o per fortuna esisterà ancora. È si l’Europa che oggi più che mai sta purtroppo dimostrando al mondo quando sia assolutamente disorganizzata e sta palesando sempre di più il fatto di non avere insito nel proprio dna il valore dell’imparzialità con tutti gli stati membri che la compongono.
Ricordiamo ad esempio cosa successe qualche giorno fa durante la conferenza stampa della Presidente della BCE Christine Legard . Il raccapricciante spettacolo della Lagarde dimostra che quando si scelgono le persone non in base alle competenze ma in base a strategia politiche poi c’è sempre un conto salato da pagare. E questo mio pensiero trova un riscontro oggettivo nelle dichiarazioni sullo spread della Legard di pochi giorni fa. Ebbene quella dichiarazione ci costo svariati miliardi di euro di perdite. Soldi degli italiani bruciati da una sola scellerata dichiarazione . Purtroppo questa persona è stata scelta in base alla nazionalità e non al merito ed il rischio che la scelta sia sbagliata è molto alto e questa ne è l’esempio plastico. Nei momenti di emergenza si vede il professionista capace e quello improvvisato inetto e questo è il caso dove un improvvisato con una sola frase può fare un disastro.

Un messaggio che oltre ad essere stato esplosivo per il contenuto ma anche per il modo. Una totale noncuranza assoluta.
Infatti a mio avviso è quello il dato più importante. Il motivo per cui credo che di fatto si sia aperto un vulnus nella costruzione europea spaventoso. La cosa peggiore è stata presentare le stime macroeconimiche premettendo che erano completamente sballate perché erano state fatte prima del covd19. Un virus ufficialmente riconosciuto dai primi di gennaio e arrivato in Italia in febbraio. E Lagarde ci dice: “you know, there is the deadline”. Bene davanti alle facce devastate dal lavoro e dalla fatica dei medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari impregnati in questa vera e propria guerra pensare che ci siano un centinaio di economisti super pagati che passando il tempo nelle business class degli aeroporti europei e non potevano fare qualche ora di straordinario per aggiornare i dati è scandaloso è sconcertante. Se si voleva distruggere l’Europa la Lagarde ha dato un bel contributo.

Dobbiamo renderci conto che non essendoci più presente un grande professinista come Mario Draghi alla Bce il nostro Paese purtroppo non potrà più essere salvaguardato come prima.
Sperare che arrivi una qualche soluzione da questi attuali tecnocrati direi che è chiaro ormai a tutti che non sia probabilmente più possibile. Sono completamente staccati dalla realtà e dai problemi che vivono i cittadini. Quella conferenza stampa ne era una dimostrazione plastica.

Ora staremo a vedere come si comporterà la Lagard quando come sta accadendo la pandemia colpirà molto violentemente anche gli altri Paesi europei. Questo qualcuno dice che cambierà il contesto e le posizioni della BCE ma personalmente credo che la Lagarde non sia in grado di elaborare un pensiero alto, quindi non ci conterei neanche quando la situazione sarà generalizzata che lei possa dare una mano all’economia dei Paese in difficoltà. Oltre alla Lagarde anche la presidente Ursula Von Der Leyen non sarà in grado di gestire là situazione.

C’è da sottolineare che per il tipo di problema, che non nasce nel sistema finanziario la politica monetaria può dare una mano ma non può risolvere il problema. Siamo difronte a una crisi molto peggiore di quella Lehman Brothers. E non tutti se ne sono ancora resi conto. Ancora a tanti non è chaira la gravità della situazione che stiamo attraversando.
Sul mercato ancora ci sono la maggior parte delle banche che pensano non sia così. Questo la dice lunga in generale sulla capacità delle élite economiche, finanziarie e burocratiche di leggere il mondo. Ed è una miopia che vale per tutti i settori, almeno qui in Occidente.

Quello che sta emergendo è che l’Oriente sta surclassando l’Occidente. Da quasi tutti i punti di vista. Dalla gestione al rispetto della scienza all’uso della tecnologia. Basta guardare in Corea come si sono mossi. Noi invece abbiamo certi scienziati che all’inizio di questa catastrofe parlavano di una banale influenza e vallavano la scelta di non fare più i tamponi. Spero che come Occidente saremo in grado di fare come la Cina, altrimenti tra due mesi non saremo come la Cina oggi.

E questa non è assolutamente una visione catastrofica ma realistica. In Cina voglio ricordare hanno costruito due ospedali nuovi in sei giorni. Ed in Italia e ‘ di questi giorni la notizia che a Milano non si allestiscono le terapie intensive in Fiera perché la Protezione civile non ha le risorse. La cosa positiva in questo senso è che abbiamo regioni appunto come la
Lombardia gestite da politici con le palle quadrate e capaci e sono certo che alla fine se ne fregheranno dei continui no dello Stato centrale e partiranno autonomamente con l’allestimento a spese proprie dell’ospedale nel sito della fiera a milano per poter garantire le cure a più malati possibili. Per cui mi sembra evidente la differenza. Facendo un’altro esempio, in Italia c’è una sola azienda che produce respiratori. Ma vi sembra possibile? Questo è il fallimento dell’Occidente. Nessuno si è occupato di capire cosa succedeva in Cina. Abbiamo avuto direttori di dipartimenti di microbiologia che parlavano di influenza e sindaci e
Presidenti di regione fino ad arrivare al segretario del PD zingaretti che invitavano le persone ad uscire e ad andare a fare l’aperitivo. Salvo poi contrarre come appuntato Zingaretti il coronavirus probabilmente mentre era intendo a fare un aperitivo. Io credo che questo la dica lunga sul sistema Italia. Ma ci rendiamo conto che sempre a Zingaretti leader di partito e Presidente di Regione nessuna autorità abbia dato informazioni sulla gravità della situazione! Nessuno lo avverte di cosa stava succedendo realmente. Ma anche Macron e Merkel non sono da meno con il loro attendismo. Quello che sta succedendo in Occidente è realmente sconvolgente.

Non c’è alcuna ricetta per superare questo tragico momento se non quelle che ci stanno dando da giorni gli esperti sanitari e le proposte fatte in principio dai due governatori della Lombardia e del Veneto. La quarantena, stare a casa e non uscire se non per validissimi motivi, lavarsi sempre e spesso le mani con soluzioni alcoliche, mettere sempre la mascherina anche perché non è vero che la mascherina la debbano usare solo quelli che hanno problemi di salute, ma bensì la mascherina la debbono indossare sempre tutti per il semplice fatto che chi ha contratto il CoronaVirus ed e assintomatico con la mascherina bloccherà la trasmissione agli altri, altrimenti no!
Messe in campo tutte queste azioni il passo successivo è attendere che si abbassi la curva dei contagi.

Oggi parlare di ripartenza è pressoché assurdo. Bisogna spendere quello che c’è da spendere Per sostenere concretamente gli italiani. Stare vicino alle aziende e fornire cassa integrazione in deroga finché ce n’è. A livello europeo la speranza è che i Paesi membri si uniscano, capiscano che è un problema comune e invece di limitarsi al minimo sindacale, cioè la deroga ai singoli stati, decidano che le spese di ognuno debbano essere garantite dalla Comunità Europea, cioè da tutti. Solo così l’Europa potrà realmente e concretamente dimostrare che serva a qualcosa altrimenti Cia! www.IlGiornale.it

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