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Musica facendo suonare i palloncini? No, non è uno scherzo. C’è chi compositore-ricercatore fa/ha fatto questo e altro ancora, come inventare una nuova scrittura. Addio vecchie note e righi musicali: il suo linguaggio, guardandolo, sembra quello delle partiture informatiche di autori come  Xenakis, i test sonori dell’Ircam di Parigi.  Lui, l’artista dei palloncini, è il canadese Jean Francois Laporte – all’indirizzo http://jflaporte.net/flash/indexflash.html (andare a oeuvres, poi experimentales e ancora degonflemenet, c’ è un suo brano) – si è già presentato lo scorso settembre al MiTo di Milano, con un’opera a dir poco originale.

I progetti dell’artista-musicista, che già potrebbero aprire subito un dibattito su come viene considerata la sperimentazione all’estero e come viene invece vista in Italia (dite la vostra!), sono approdati persino nelle università del suo Paese e non solo. A far conoscere di più da noi questo eclettico personaggio è stata l’associazione “RepertorioZero” – fondata anche dal compositore milanese Giovanni Verrando – che è il primo ensemble europeo di “soli strumenti elettrici, informatizzati e concreti”; obiettivo quello “di dare spazio ai diversi linguaggi compositivi”. E per il 2009 ha commissionato un brano a Laporte, che a maggio arriverà nel capoluogo lombardo a studiarlo con la formazione orchestrale dell’ente culturale.
In allegato: RepertorioZero con l’esibizione dei concertisti del palloncino