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Visto il titolo dell’annuale appuntamento, “Festival 5 Giornate”, si potrebbe tranquillamente dire che siamo all’insurrezione musicale. Scherzi a parte, in un certo senso è così. La rassegna pronta a partire in quel di Milano – dal 18 al 22 marzo si consumerà la quinta – fa parte di quella raffica di iniziative di marca associazionista che, per fortuna, remano non dico contro ma su rotte diverse di quelle seguite da certe istituzioni con la “I” maiuscola, nei cartelloni delle quali trovare autori dei nostri tempi non è poi così facile. Contemporaneità e sperimentazione con sterzate soft per il piacere puro e semplice delle orecchie, i presupposti dell’appuntamento in questione, con il seguente obiettivo dei relativi promotori – in prima linea i compositori Alessandro Calcagnile e Rossella Spinosa -: dare spazio e visibilità ad artisti, espressioni e generi dediti o frutto della ricerca. Una bella occasione anche per chi non fa parte dello “star system” o di altri giri di questo settore, aggiungerei.

Cinquanta gli appuntamenti musicali, una quarantina in prima esecuzione assoluta. A dire il vero fin troppi per soli cinque giorni… Conviene stamparsi il programma dal sito (http://www.musicacontemporanea.tv/festival5giornate.htm), diventare fan di santa pazienza e cercare di scegliere il meglio per sé tra lezioni, concerti, incontri, esibizioni e così via… Personalmente cercherò di non mancare più che ai seminari – salvo eccezioni forse più interessanti per gli addetti, gli studenti e per chi “mastica” la materia già da un pezzo – a certi appuntamenti musicali, come il “live” della band Spyro Gyra, fondata dal sassofonista Jay Beckenstein (18 marzo – Blue Note alle 23).  Non male per chi ama il genere musica e stelle “Cosmo: dialogo tra composizioni e improvvisazioni con video“, con l’esecuzione di una serie di autori ad hoc, a partire dalla Von Bingen (19 marzo in via Degli Elemosinieri 5). Interessante il progetto che verrà presentato venerdì 20 (Spazio Tadini, via Jommelli 24) dall’Associazione Amici di Musica/Realtà, il cui titolo è “Il teatro di stanza“; relatore: il musicologo Luigi Pestalozza.

Sul versante libri verrà presentato  anche “L’estetica musicale di Morton Feldman” allo Studio D’Ars di via Sant’Agnese 12/8, sabato 21 alle 20,15, col cd “Cage Feldman – In a silent way” (esecuzioni di Berbetti e Spinosa). A Palazzo Reale domenica 22 marco alle 16 sarà in concerto l’Ensemble Webern; sette gli autori con altrettanti brani, un viaggio titolato “La storia può essere libertà”. Se questa, nel suo piccolo, non è “Insurrezione”…
In allegato: gli Spyro Gyra