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Dopo il passaggio lombardo Giovanni Sollima, pirotecnico violoncellista, ha preso il “largo”. Il 4 maggio si esibirà a Zagabria, poi rapido ritorno in quel di Mestre (5 maggio) e virata a Berlino (7 maggio). Due giorni dopo rieccolo in quel di Rovereto con un “Cello solo” all’Auditorium del Mart. Spettacolo assicurato; l’artista riscuote successo assai in questo periodo, e tra le sue collaborazioni vanta musici di prima grandezza. Molto applaudito a Milano, ospitato dalla Società del Quartetto. Con lui, Monika Leskovar (violoncellista) e il Solistenensemble Kaleidoskop. Impressioni di fine aprile.

Non pochi, quando per la prima volta lo vanno a sentire, restano a bocca aperta. La prima volta. Lo strumento suonato in maniera spettacolare, uno show, travolgimento sonoro di mille linguaggi mescolati, fusi, ritrovati nella loro singolarità… Chi è un integralista dello “stile” chissà… Esperanto musicale global ottenuto con il gioco degli idiomi, in una continuità mozzafiato che fa tirare il sospiro tra un movimento e l’altro e a fine esecuzione, nel momento degli applausi.

L’ensemble? Un format ben riuscito e divertente – dopo il violoncello di ghiaccio “i ragazzi dello spot” – ; lui è un fuoriclasse ed è diventente assistere ai saparietti i cui protagonisti sono “maestri” consolidati, in sala Verdi del Conservatorio anche loro, insieme al pubblico ad ascoltare questo “gggiovane…”. Tra un tempo e l’altro, dice un attempato musicista nella sala a un altro altrettanto attempato organizzatore di concerti: “Ue’, Carlo: questo è caliente… Ti fa diventare un terroncello anche te…”. L’altro ride, scherza, ma quando le luci si spengono alza le dita e dirige seduto. Accademici con la voglia di divertirsi con la miscellanea classico-pop-avanguardia-rock e quant’altro… Musica da film anche, in certi momenti che energia!
In allegato: un documento su Giovanni Sollima