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Il teatro comunale di Modena continua nella ormai decennale tradizione di commissionare nuove opere a compositori contemporanei: quest’anno tocca a “Il sequestro” del musicista catalano Alberto Garcia Demestres con il libretto in un atto scritto a quattro mani con Cristina Pavarotti una delle figlie di big Luciano, il tenore modenese scomparso due anni fa. “Mio padre ha cominciato a portarmi a teatro già dall’età di 5 anni, devo a lui il grande amore per la musica, per avermi fatto scoprire l’opera – ha spiegato Cristina Pavarotti presentando l’opera a Bologna -. In seguito mi sono laureata con una tesi proprio sui libretti d’opera. Ne ho letti a centinaia e dunque è un argomento che conosco molto bene. Il mio desiderio è sempre stato quello di scrivere e Alberto mi ha dato la possibilità di farlo».
 
“Doveva essere un’opera sulle Mille e una notte indirizzata a un pubblico giovanile, secondo le indicazioni della commissione – prosegue la librettista – ma ragioni di salute hanno spinto Demestres a comporre altro, una storia più attuale e per un pubblico più adulto”. Il musicista dal canto suo precisa che ci sono temi che potrebbero spaventare i più piccoli ma “si tratta comunque di un’opera con della buona musica e una storia. Non posso dire di avere scritto musica tonale, prosegue il compositore, ma una musica che può essere capita dagli altri. Insomma non mi vergogno di scrivere un fa minore o un fa maggiore. Con questa partitura mi sono liberato del complesso di contemporaneità che affligge molti miei colleghi”.

“Il sequestro”, che andrà in scena il 15 novembre alle 15,30 con replica il 17 alle 20,30 con la regia di Alessandra Panzavolta e la direzione musicale di Giovanni Di Stefano, tratta una vicenda improntata sulla realtà di oggi e sul mondo dell’informazione. Tre donne di diversa provenienza e ceto sociale vengono rapite mentre partecipano ad un convegno, che si svolge proprio a Modena. Il tutto viene raccontato al mondo attraverso i telegiornali.

L’opera potrebbe essere considerata quella della maturità del compositore, che ha vissuto molto in Italia dove si è formato mentre cantava nel coro del teatro Comunale di Bologna e rappresenta anche la seconda collaborazione fra Demestres e Cristina Pavarotti, dopo
“Aprimàt en 3 dies”, rappresentata nel 1997 a Barcellona: “Conosco Cristina dall’85, ha poi aggiunto Demestres, e per me è come una sorella perchè così suo padre ci ha fatti conoscere: “Ti presento tua sorella”. Le due rappresentazioni modenesi de “Il sequestro“, che secondo il direttore del teatro Aldo Sisillo attrarranno anche un pubblico nuovo, impegneranno un cast di 7 cantanti e un ensemble orchestrale di dimensioni cameristiche.
In allegato: Pavarotti in concerto