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Il nuovo mondo, la sua musica, i suoi personaggi. L’occasione per conoscere alcuni spezzoni di storia musicale moderna non facili da incontrare nelle programmazioni, stavolta bisogna volare a Parigi, dove verrà proposta “Treemonisha”: è considerata la prima opera afro-americana della storia, composta nel 1911 da Scott Joplin, celebre pianista e compositore di colore, noto come “il re del ragtime”, sbarca al Theatre du Chatelet di Parigi dal 31 marzo al 9 aprile. In scena due star della lirica: il baritono basso Willard White e la soprano Grace Bumbry che fu la prima afro-americana ad esibirsi all’Opera Garnier di Parigi nel 1950.

La regia e le coreografie saranno firmate da Blanca Li e i costumi e la scenografia da Roland Roure. L’orchestra di 35 musicisti de L’Ensemble Orchestral de Paris sarà diretta dall’americano Kazem Abdullah. “Treemonisha” è la storia di una bambina di colore nata in una piantagione del Texas nel 1884 i cui genitori fanno il possibile affinchè abbia un’istruzione. Il messaggio di Joplin era che “l’emancipazione nera passava soprattutto dall’educazione”, ha spiegato Roure.

L’opera, in tre atti – mai registrata e di cui rimaneva quindi solo lo spartito – fu il tentativo di Joplin di dare piena dignità al ragtime, perchè venisse considerato un genere colto e non semplicemente della musica da intrattenimento. Ebbe però un’unica esecuzione nel 1915 al Lincoln Theater di Harlem a New York con Joplin (non trovando un editore l’aveva autoprodotta) che accompagnava i cantanti al pianoforte. Ma il lavoro non piacque: il musicista cadde in preda a un forte esaurimento nervoso e morì un anno dopo.

Per il direttore dello Chatelet Treemonisha è «un’opera estremamente contemporanea: parla dell’educazione come mezzo di ascesa sociale, della lotta all’oscurantismo, del ruolo della donna nella società, delle discriminazioni razziali».
In allegato: l’opera “Treemonisha”