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A proposito di fonti ispirative e di materiale con cui comporre. Si può pensare musica a partire dalle bellezze della natura, progettare una sinfonia con la matematica, scrivere fughe ispirate a dio. Con la modernità e le tecnologie avanzate le possibilità di scelta sono aumentate. Ed ecco arrivare dalla Nasa, l’ente spazionale americano, la novità: la musica “fatta” con i segnali che vengono inviati dalle stelle e catturati. Proprio così: la notizia fa il giro del mondo.

Alcuni ricercatori dell’Ente hanno creato infatti un brano musicale elaborando numericamente i segnali inviati da alcune stelle osservate dal telescopio spaziale Keplero. Si tratta di una melodia reggae che ne è risultata, di sei secondi. Una composizione che verrà messa a disposizione del gruppo Echo Movement, che la userà per scrivere una canzone che uscirà a il prossimo settembre. E ancora.

Secondo i lanci di agenzia, gli scienziati del Sonification Lab del Georgia Tech hanno usato il software Sonification Sandbox per trasformare in suoni i dati numerici provenienti dalla stella binaria Kepler 4665989 ai quali, dopo aver ripulito un pò il segnale, sono stati aggiunti altri effetti ricavati dai dati provenienti da un’altra binaria, la Keplero 10291683. Il brano di sei secondi che ne è risultato è scaricabile a questo indirizzo:  http://www.gatech.edu/inc/hgFile.php?fname=4-melody.wav, e sarà presentato dagli studiosi  all’International Conference on Auditory Display di Atlanta che comincerà il 18 luglio.
In allegato: la musica delle stelle