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A Terezin, cittadina della Repubblica Ceca, fino al 1945 passarono migliaia di deportati verso Auschwitz; anche tre musicisti di origine ebraica, Viktor Ullmann, Gideon Klein e Erwin Schulhoff, di cui il pianista Orazio Sciortino eseguirà alcuni brani nel concerto “Musica a Terezin”, che si terrà venerdì a Milano.

Molti musicisti vennero quindi convogliati verso Terezin dove, per circa tre anni, si scrisse musica che venne anche eseguita spesso con strumenti costruiti con materiali di recupero. Schulhoff, fu tra i compositori più rappresentativi della musica delle avanguardie storiche di primo Novecento proibita dal nazifascismo. Nel salone degli affreschi dell’Umanitaria, Sciortino eseguirà quindi brani di questi tre autori.

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“La caratteristica che accomuna i tre compositori presentati in questo programma – spiega il giovane pianista e compositore – è quella di rappresentare una sintesi formidabile tra l’espressionismo europeo, la codificazione scritta di gestualità provenienti dal jazz americano e il rigore formale».

A occuparsi dell’argomento anche  Francesco Lotoro che ha accumulato moltissimo materiale musicale in vent’anni di attività: parte di questo patrimonio è stato inciso in 24 cd dall’etichetta Musikstrasse, corredato dai profili dei compositori e informazioni sui luoghi di internamento. In tutto 4mila opere, scritte da musicisti della più diverse provenienze.

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Per chi vuole approfondire in circolazione c’è un libro a firma Karas Joza, si intirola “La musica a Terezin” (1941-1945): l’autore racconta la storia e la lotta quotidiana per l’arte intrapresa. L’edizione è accompagnata da alcuni saggi critici, il cui obiettivo è sottolineare la “natura ambigua e dolente” della vita culturale in condizioni che sono estreme. (http://coalova.itismajo.it/ebook/mostra/approfondimenti/at026.htm)
In allegato: musiche dei compositori di Terezin