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Henze, Gorecki, Gubaidulina, Ives e Ligeti. Trovarsi tra le mani guide che diano una mano a capire autori noti e meno noti anche della musica contemporanea, è cosa auspicabile, non c’è bisogno di dirlo. Questo solo per introdurre la notizia dell’arrivo negli scaffali delle librerie del Belpaese di “Guida alla musica da camera” (Zecchini editore) a cura di Claudio Bolzan. Oltre 150 compositori, 40 anni di musica e 450 monografie, 650 suggerimenti discografici: questo, a grandissime linee, è  il tomo. Diciamo, utile, una freccia in più per chi vuole conseguire la conoscenza musicale.

Non c’è che plaudire all’iniziativa; diverse le guide sul genere sinfonico (raro sui repertori da Camera, forse niente); sulle pagine per grandi orchestre si ricorda il famoso libro del compositore-critico Giacomo Manzoni, più volte ristampato. Adesso questa nuova guida firmata Bozan, che tratta un genere come recita la presentazione “senza dubbio parte più cospicua e raffinata dell’intero repertorio musicale occidentale”.

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Tra gli esperti che hanno collaborato alla preparazione dell’opera alcuni dei nomi della contemporanea italiana, tra i quali vedi Marco Angius, Davide Anzaghi e Alessandro Solbiati.  Il commento introduttivo in maniera assai sintetica fa lo stato dell’arte della divulgazione riguardo alla produzione da Camera nella sua lunga storia fino ai giorni nostri; “tanto più necessaria diventa una tale Guida nel nostro Paese – recita la presentazione – data l’assoluta mancanza di un testo di questo tipo, organico ed esauriente, concepito per soddisfare l’interesse dei semplici appassionati, senza per questo trascurare il bisogno di approfondimento di chi è, invece, più addentro nelle conoscenze e nella pratica della musica”.

E ancora: “Se i primi troveranno gli autori più amati e la presentazione e l’analisi delle opere più celebri e frequentate in sede concertistica e discografica, i secondi potranno incontrare anche i personaggi meno noti, le analisi più ricche, i riferimenti più approfonditi e capillari, uniti ad un’ampia documentazione di prima mano, spesso presentata e tradotta per la prima volta nella nostra lingua”.
In allegato: musiche di Gubaidulina e Gorecki