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E’ quasi come quando si dice – nella moda – che “l’abito fa il Monaco”, ribaltando il senso dell’adagio originale che invece mette in guardia dalle apparenze.  Anche la musica cambia quando il vestito (se preferite il contorno o l’ambiente oppure il quadro) è diverso. Prendi Dueling Banjo di Arthur Smith; ma sì, uno dei brani più famosi del bluegrass, il genere country veloce delle rapidi nordamericane, qui da noi in Italia molto poco frequentato.

Una chitarra e un banjo appunto, e la sfida nel film parte; ha persino un sapore bachiano, in alcune parti. Ma se quel duello si fa in un luogo sperduto d’America, tra vecchi amici intenti a partire per un’avventura sul fiume che diventerà tragica (vi ricordate la trama del film Un tranquillo weekend di paura?) oppure su un palco tutto bellezze femminili e maschili, laser, fumi e lustrini (vedi il concerto in Berlino del violinista anglo-tedesco David Garrett), la percezione, il sapore cambia. E le sfumature contano – a dir la verità altro che sfumature -: l’originale in barba allo star system che tutto vede tutto, accalappia e di tutto s’appropria e metabolizza a suo uso e consumo, l’originale appare sempre più convincente, nella sua bellezza terribile, con al sua forza demenziale e col suo sound paradossale.

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Nella prima parte della pellicola cult degli anni Settanta “Deliverance” (nel Belpaese conosciuto appunto col titolo “Un tranquillo week di paura”) c’è un handicappato che suona il banjo insieme a uno dei turisti che finiranno inghiottiti nell’orrore della storia. Che strimpellata grezza ma autentico, roba da montagne rocciose, whisky e ballate di boscaioli.

Nell’altro video, quello dell’apollineo Garrett, è tutto bello, sognante e sorridente: ragazze bionde come il sole ammirano il violinista da copertina; il “duel” c’è, la chitarra pure, al posto del banjo c’è lo strumento del bel David; manca “solo”  quell’allegria sinistra, inquitante, colonna di qualcosa di terribile che ha fatto di quello spezzone di film una delle scene più cult del cinema.  
In allegato: “Dueling Banjo