C’è chi troppo, che alla fine si dovrebbe sdoppiare almeno per poter esserci, quasi sempre. Capita spesso, soprattutto sulle grandi piazze cittadine, che nella stessa serata vi siano più concerti, spettacoli, proposte musicali di alto, altissimo livello, una scelta – dove andare? – che alla fine non si riesce a fare. Ore 21, da una parte il concerto di musica sperimentale con un ensemble tutta nuova, musicisti super, programmazione accattivante; dall’altra parte: spettacolo di danza contemporanea con colonna sonora ad hoc, formazione strumentale trentennale e così via. Dulcis in fundo, il grande ente lirico con la prima da non mancare, e che prima!

Chiaro, il Paese non è tutto così: ci sono posti dove accade poco e niente e questo è, naturalmente, una piaga, perché alla fine tutto si concentra negli stessi posti e gli altri, ciao. In generale però c’è una grande offerta e vien da pensare che almeno negli stessi luoghi, grandi o piccoli che siano, si dovrebbe iniziare a pensare a una sorta di coordinamento degli eventi, se non altro per quelli particolarmente importanti e ghiotti. E invece capita sistematicamente che i concerti si “accavallino”, uno e qua e l’altro là alla stessa ora a poca distanza. Che fare?

Nella totale indecisione sul da farsi, ci si può affidare al lancio della monetina o scegliere la serata più vicina a casa oppure, ancora, quello che costa meno. Oppure soddisfarsi attraverso l’online che magari quelle musiche le si trovano lo stesso eseguite da altri.  In attesa, naturalmente (speriamo presto) che qualche direttore in accordo con gli altri dica “no quella sera no, perché c’è quell’altro bel concerto…