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Dalla slovacchia all’Austria il passo è breve: qualche ora di auto tra Bratislava e Vienna, che è notoriamente una delle città musicali del mondo. Il viaggiatore riferisce che la sosta durerà un giorno è tra le dimore storiche da vedere c’è l’imbarazzo della scelta. Schoenberg, Schubert, Johann Strauss e ovviamente Mozart nato a Salisburgo ma a lungo residente nella capitale austriaca. E proprio a quest’ultimo il viaggiatore decide di dedicare la sua unica visita musicale della giornata.

E così inizia questo bell’itinerario tra le mura amiche mozartiane che, verso la conclusione, viene illuminato da uno squarcio: “Da questa finestra Amadeus vedeva quel che oggi si vede ancora…”. Pensate dopo secoli e secoli lo stesso spettacolo, un vicolo nel bel mezzo della Vienna da visitare sicuramente, ma un vicolo. Si, un bel Nobel ai curatori della casa- esposizione ci vuole. Sono stati abilissimi a ri-creare, attraverso artifici di ogni genere, un clima storico, una casa virtuale, un viaggio nel tempo, attraverso documenti, video, ascolti, abiti e disegni, ipotesi, disegni e quant’altro.

Alla fine del tour una sala viene rappresentata su una parete, secondo gli esperti come poteva essere casa Mozart all’epoca, il suo salotto, il luogo dove magari giocava a biliardo con gli amici. Ricostruzione virtuale appunto così efficace che alla fine sembra di sentire le voci, il chiacchiericcio degli ospiti, qualcuno che suona, forse un profumo che arriva dalle cucine. E ancora, le risate di Amadeus viene giustamente – perché comunque i documenti confermano – come un personaggio eccentrico e gaudente e pieno di sé. Infine, il “Requiem”, capolinea della visita. Felix Austria.
In allegato: musiche di Mozart e rivisitate